Per Igor il russo, all’anagrafe Norbert Feher, arriva un’altra condanna: quattro anni di carcere per aver aggredito a colpi di piastrella degli agenti penitenziari durante la detenzione a Duenas. Dal 2017 Igor è detenuto in Spagna dove sta scontando un ergastolo (ma la pena massima del sistema penale iberico è comunque di 30 anni) oltre a due condanne a 25 anni per l’uccisione di un agricoltore e due agenti della guardia civil. A queste va aggiunta l’ulteriore condanna a 21 anni per un tentato omicidio di due persone.

Chi è Igor il Russo – Nato nel 1981 in una piccola cittadina della Serbia settentrionale a forte presenza ungherese, Norbert Feher è noto con lo pseudonimo di “Igor il russo” perché, stando ai racconti fatti ai suoi compagni di cella, avrebbe prestato servizio nell’esercito russo durante la seconda guerra cecena come membro degli Specnaz, i reparti speciali. Negli anni è stato accusato di diversi reati: ricercato per violenza sessuale e rapina dalla Polizia serba, nel 2006 si trasfersce in Italia. L’anno successivo, nonostante la sua abilità nel cambiare radicalmente il proprio aspetto, viene arrestato dalle autorità italiane per una serie di furti commessi tra Ferrara e Rovigo.

Gli omicidi in Italia – Il 1 aprile del 2017 e, nel corso di una rapina ai danni di un bar di Budrio, in provincia di Bologna, spara al titolare, il 52enne Davide Fabbri, che aveva provato a strappargli di mano la pistola, sottratta qualche giorno prima a una guardia giurata, uccidendolo.

Fingendosi ferito, riesce a fuggire e si rifugia in un’area di quaranta chilometri quadrati nelle paludi del Ferrarese, dove l’8 aprile dello stesso anno uccide Valerio Verri, guardia provinciale di professione, ferendone gravemente un’altra. Anche questa volta la passa liscia e, per un po’, scompare nel nulla.

Il 17 maggio fa recapitare al comando centrale dei carabinieri di Faenza una cartolina in cui fa sapere di aver lasciato l’Italia. La sua destinazione è la Spagna. Qui, il 5 dicembre, presso il villaggio aragonese di Albalate del Arzobispo, assalta una fattoria, ferendo due persone. Si sposta poi nella cittadina di Andorra dove, nel corso di una rapina, uccide tre persone.

Viene arrestato dalle autorità spagnole il 15 dicembre, dopo un incidente stradale durante la fuga, che lo lascia privo di sensi. Da allora è detenuto in un carcere di massima sicurezza di Madrid.  

Le aggressioni con le piastrelle – Ma l’aggressione a colpi di piastrella del 2021 non è stata isolata. Non più tardi del marzo scorso, stavolta nel carcere di Estremera, Norbert Feher ha nuovamente tentato di uccidere gli agenti penitenziari usando le piastrelle rotte come dei coltelli. In quest’ultimo caso un agente è rimasto ferito. Per l’episodio del 2021 il legale di Igor ha ottenuto un patteggiamento che si è concluso con la condanna a 4 anni.

Igor: “Vi cerco uno a uno” –  Un uomo violento e fuori controllo il serbo. Nella cella dove era rinchiuso a Duenas sono stati recuperati alcuni appunti del serbo definiti agghiaccianti. Uno era scritto in spagnolo e recitava “prima parte completata”. Il secondo, invece, era in italiano: “Il tempo è solo una finestra, la morte è solo una porta. Tornerò e cercherò ognuno di voi”. Una citazione cinematografica riferita al film Ghostbusters II e recitata dal personaggio maligno di Vigo, il tiranno della Carpazia che stava per essere evocato per distruggere il mondo.

Redazione

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