Ha solo 7 mesi e gli hanno trapiantato un cuore artificiale
Il bimbo è malato e deve rimanere in ospedale, i genitori disperati: “Siamo senza lavoro e sussidi, aiutateci”
Massimiliano ha solo 7 mesi ma la sua vita è stata sempre una corsa contro il tempo. Soffre dalla nascita di sindrome di Barth e pochi giorni fa ha subito una difficile operazione all’Ospedale Monaldi di Napoli durante il quale gli è stato impiantato un cuore artificiale. Lia e Gianpaolo Di Caprio hanno lanciato l’appello per cercare donatori di sangue B positivo perché per sopravvivere Massimo ha bisogno di continue trasfusioni. Adesso il piccolo è in attesa di un cuore vero, è stato inserito nelle liste internazionali e si spera che presto possa riceverlo. “Soffre di continue aritmie anche con il nuovo cuoricino che gli hanno impiantato – dice mamma Lia distrutta dal dolore – ci hanno detto che dobbiamo aspettarci anche il peggio. E intanto Massimo dovrà rimanere in ospedale probabilmente anche per anni. Noi saremo sempre al suo fianco a lottare con lui”.
Una vera tragedia che ha colpito la famiglia Di Caprio che ha un altro bimbo con la stessa sindrome che necessita di cure. A questo si aggiunge che due anni i Di Caprio hanno perso già una bambina appena nata. Fu un caso sfortunato per cui furono avviate indagini ma il dolore per quella perdita fu enorme. Lia e Gianpaolo sono distrutti dal dolore e a peggiorare le cose si ci è messa anche la pandemia. Gianpaolo, pizzaiolo di professione, ha perso il lavoro a causa delle chiusure. Lia invece è stata vittima di una truffa online e adesso non può più ricevere nemmeno il reddito di cittadinanza su cui contava per sopravvivere. “Adesso se mio figlio Massimo dovesse morire all’improvviso non avrei nemmeno i soldi per pagargli il funerale”.
“I farmaci che ci servono per curare i nostri bambini sono molto costosi – ha detto Lia – Non riusciamo ad avere nemmeno un contributo dall’Asl e probabilmente Massimo dovrà rimanere attaccato a una macchina per anni. Noi ormai non abbiamo più nulla, come facciamo ad affrontare la situazione? Ho vergogna a chiedere aiuto ma a mio marito non arriva nemmeno la cassintegrazione che gli spetterebbe. Non sappiamo come fare”. Lia e Gianpaolo sono molto grati per la solidarietà che hanno ricevuto da numerosi napoletani che si sono recati al Monaldi per donare il sangue. “È commovente quanto in tanti ci siano stati vicino”. Adesso fanno ancora una volta appello alla solidarietà di tutti. Lia passa la sua vita accanto al figlio in ospedale ma Gianpaolo ha una gran voglia di lavorare. Per chi avesse voglia di aiutarli può fare una donazione all’iban intestato a Amelia Correale IT34W3608105138267031267034.
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