Anche ad ascoltare Come Vasco – con tutta la sua ironia, il suo graffiante sarcasmo – è che si coglie il senso di un artista intergenerazionale, dal successo trasversale, una fanbase puntuale e appassionata come Fabri Fibra. Come il rocker di Zocca era stato il primo credibile, o il più credibile a impersonare il rock italiano almeno a livello mainstream, così il rapper di Senigallia ha rappresentato un punto di svolta, un salto in alto nel suo genere in Italia. Fibra ha portato il suo caos al Palapartenope di Napoli, sabato scorso, in un live energico e attesissimo.

Concerto che ha avuto come leitmotiv i cori, i riferimenti costanti al Napoli, dal più comune “alé alé alé alé Fibra Fibra” al meno telefonato “o mamma mamma mamma mi batte il corazon” perché “ho visto Fabri Fibra” – e qui dj Double S che sottolinea che “questo lo senti solo qui”. Fibra mano sul cuore per l’unica tappa in Campania, questa del tour dell’ultimo album del king del rap italiano, Caos, un karaoke quasi per intero dall’inizio alla fine. Le canzoni il più possibile vicine alla versione studio.

L’orario è alle 21:00 e poco dopo le 21:00 parte puntuale l’intro, con il sample del Cielo in una stanza di Cielo. “Signore e signori: il rap italiano sul palco: Fabri Fibra”. Lo show procede serrato, repertorio variegato su vent’anni di musica, tra perle e tormentoni. La scarica GoodFellas / Brutto Figlio Di / Sulla Giostra, Fenomeno e Propaganda, l’ultimo singolo Stelle esplode in gola a tutti, Pamplona infiamma anche se l’estate è praticamente finita, Applausi per Fibra un coro unico, Caos la cantano tutti al pari di altri capolavori della discografia di Fabrizio Tarducci.

Quest’anno sono vent’anni dall’album di esordio Turbe giovanili, maggiore età per Mr. Simpatia che ne ha diciotto, quindici da Bugiardo, cinque dal penultimo Fenomeno. Il tempo vola, passa, ma certa musica no. Spazio anche per Calipso e Vip in Trip, si balla, si canta. A chiudere prima dei bis Stavo pensando a te e Tranne te: entrambe bombe nel cuore del palazzetto, rap futuristico incandescente. Qualcuno espone la scritta: “Fibra è il momento per cui non crollo”. E lui a quelli più avanti: “Voi siete la motivazione più grande”.

Chiude con Dalla A alla Z, direttamente dal primo album, un congedo per veri fan, non il botto che ci si può aspettare. Fibra racconta “la soddisfazione di portare questo live: quando ho scritto dalla A alla Z non esistevano i live rap. Fabri Fibra vi ama”.

 

 

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