Dopo la visita a Kiev a inizio giugno e l’incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il cardinale Matteo Zuppi sarà a Mosca il 28 e 29 giugno. L’arcivescovo di Bologna nonché presidente della Conferenza Episcopale Italiana è in viaggio per la capitale russa per la seconda tappa della “missione di pace” voluta da Papa Francesco. Zuppi, accompagnato da un Officiale della Segreteria di Stato, arriverà a Mosca in serata e nella giornata di domani avvierà la due giorni di incontri.

“Scopo principale dell’iniziativa è incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace”, fa sapere la Santa Sede. “Rinnoviamo l’invito alle comunità ecclesiali e, in particolare, ai monasteri presenti sul territorio nazionale ad accompagnare con la preghiera la visita a Mosca che il Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, compirà quale Inviato di Papa Francesco nei giorni 28 e 29 giugno” sottolinea monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della CEI. “Auspichiamo che questa nuova iniziativa possa contribuire al raggiungimento di una giusta pace – aggiunge mons. Baturi -. Con le parole del Santo Padre ci rivolgiamo alla Vergine Maria: ‘Regina della famiglia umana, mostra ai popoli la via della fraternità. Regina della pace, ottieni al mondo la pace’ (Atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, 25 marzo 2022)”.

Non è ancora nota l’agenda di incontri dell’uomo delle missioni impossibili. Scontato l’incontro con il patriarca ortodosso di Mosca Kirill, ignoti al momento i responsabili del Cremlino che incontrerà. Così come non si sa ancora se vedrà o meno il presidente Putin.

A fine maggio scorso, la Russia aveva aperto all’iniziativa di pace proposta da Papa Francesco. Il dicastero guidato da Sergej Lavrov fece sapere che Vladimir Putin sarebbe pronto ad accogliere un emissario di Bergoglio in Russia. “Per quanto ne sappiamo, il 20 maggio il portavoce della Santa Sede Matteo Bruni ha confermato che papa Francesco intendeva inviare in Russia il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, nell’ambito della sua iniziativa di pace”, aveva sottolineato il ministero, aggiungendo che “ad oggi non è stato compiuto alcun passo concreto dal Vaticano per organizzare il suo viaggio a Mosca”.

Ministero guidato da Lavrov che, nell’ambito dei colloqui di pace, aveva però ribadito la posizione russa: “Prendiamo atto del sincero desiderio della Santa Sede di facilitare il processo di pace, qualsiasi sforzo in questa direzione avrà senso solo se si terrà conto della ben nota posizione di principio della Russia riguardo possibili colloqui di pace”. Ovvero quella di ottenere in cambio almeno il Donbass, dove si sta combattendo dal 2014.

Lo scorso 6 giugno Zelensky aveva ribadito, con posizioni diverse, lo stesso concetto, questa volta direttamente al cardinale Zuppi. In un post su Telegram, il leader del Paese invaso aveva scritto che “l’Ucraina accoglie con favore la disponibilità di altri Stati e partner a trovare vie per la pace” aggiungendo però che “poiché la guerra è sul nostro territorio, l’algoritmo per raggiungere la pace può essere solo ucraino”. Per Kiev la “pace giusta” è quella della liberazione dei territori occupati dai russi, a partire proprio dal Donbass.

Redazione

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