I numeri di EMG
Il Coronavirus affossa Conte, la Meloni lo supera nella classifica della fiducia nei leader
Le vette di consenso personale raggiunte nei primi mesi di gestione dell’epidemia di Coronavirus sono un lontano ricordo. Per la prima volta il premier Giuseppe Conte viene sorpassato nella classifica sulla fiducia degli italiani nei leader politici da Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia da mesi impegnata nella ‘battaglia’ contro l’esecutivo per la gestione dell’emergenza.
È il quadro che emerge dall’ultimo sondaggio realizzato da Emg-Acqua per Agorà su Raitre. La Meloni si piazza in testa col 39%, davanti a Conte al 38% e in calo di un punto. Dietro resta stabile Matteo Salvini al 34%, incalzato dal governatore leghista del Veneto Luca Zaia che si porta al 32 per cento guadagnando due punti nell’ultima settimana.
“Sulla fiducia sui leader c’è stato un ribaltone e Giorgia Meloni arriva al primo posto”.@FabrizioMasia1 #agorarai pic.twitter.com/5r5tNPcc5i
— Agorà (@agorarai) November 12, 2020
Alle loro spalle ci sono quindi il presidente Dem dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini al 27%, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, appaiati a quota 21 Carlo Calenda, Giovanni Toti e Silvio Berlusconi. Ancora più dietro troviamo Luigi Di Maio al 19%, Matteo Renzi al 14% e Vito Crimi al 9 per cento.
LA PAURA DI AMMALARSI – Secondo il sondaggio di Masia, la seconda ondata di contagi sta facendo crescere negli italiani la paura di ammalarsi e di non ricevere le cure necessarie una volta in ospedale: è questa al momento la preoccupazione principale, anche davanti a quella relativa al futuro dei propri figli o al rischio povertà.
“La prima preoccupazione degli italiani adesso è quella di ammalarsi e di non ricevere le cure necessarie in ospedale”.@FabrizioMasia1#agorarai pic.twitter.com/9q9aDMwddr
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LOCKDOWN, ZONE ROSSE E RISCHIO – Dalla rilevazione di Emg emere poi chiaramente la sfiducia degli italiani sul meccanismo di raccolta dei dati, bocciato dal 65% degli intervistati, mentre c’è maggiore sostegno alla divisione dell’Italia in tre zone di rischio, con gli italiani che si dicono anche favorevoli all’ipotesi più estrema, quella del lockdown nazionale.
“Sei italiani su 10 non si fidano del meccanismo di raccolta dei dati. Sulla suddivisione dell’Italia in fasce, la maggioranza è d’accordo, come anche sul lockdown nazionale”.@FabrizioMasia1#agorarai pic.twitter.com/bif8huLPL6
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