L’ex infettivologo del Sacco di Milano è stato salvato dalle cure e non dal vaccino secondo il quotidiano La Verità. Altra opinione quella del direttore sanitario dell’ospedale Spallanzani di Roma Francesco Vaia, il quale ha spiegato che anche nei suoi reparti ci sono ricoverati con booster ma si tratta di eccezioni che confermano la regola.

“Stamattina sto discretamente meglio, ma sono stato una schifezza – confessa Galli a Mattino 5 -. Faccio outing: verosimilmente il 31 dicembre o nei giorni precedenti qualcuno mi ha passato Omicron anche se ho condotto una vita ritiratissima, vedendo pochissime persone”.

“Nel periodo tra Natale e Capodanno gli unici pazienti che ho sentito è stato per mail o per telefono, ho visto poche persone a livello conviviale, senza mascherina, ma mai tutte insieme. Questo la dice lunga su quanto questa variante sia contagiosa. La mia è certamente Omicron, sequenziata dalle mie ragazze in laboratorio. Per i vecchiotti come me non è proprio una passeggiata“.

Galli ha poi aggiunto: “Se non avessi avuto le tre vaccinazioni la cosa sarebbe andata decisamente peggio, tenendo conto della mia età e con la mia storia. Quindi, senza se e senza ma bisogna vaccinarsi, almeno non si crepa. Questo è un dato di fatto“.

Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani per cui Galli “sarebbe stato salvato da cure domiciliari”, lo stesso ha smentito la notizia in un intervista rilasciata a Fanpage: “Ho fatto outing questa mattina a Canale 5 sulla malattia. Quanto alle cure domiciliari, mi piacerebbe sapere quali”.

Riccardo Annibali

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