La Presidente della Commissione accoglie la first lady ucraina Olena Zelenska
Il discorso sullo Stato dell’Ue di Ursula von der Leyen: “Sanzioni alla Russia resteranno, 140 miliardi dagli extra-profitti”
La Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha tenuto il discorso sullo Stato dell’Unione alla Plenaria al Parlamento Europeo. “Oggi il coraggio ha un nome, e quel nome è Ucraina. Il coraggio ha un volto, quello degli uomini e delle donne ucraini che si oppongono all’aggressione russa”, ha detto la Presidente in giacca gialla e maglia blu, con una spilla anche quella dai colori della bandiera dell’Ucraina. “Tutti ricordiamo quella fatidica mattina di fine febbraio. Gli europei di tutta l’Unione si sono svegliati costernati da ciò che hanno visto. Scossi dal volto spietato del male. Ossessionati dal suono delle sirene e dalla pura brutalità della guerra. Ma da quel momento, un intero continente si è sollevato nella solidarietà”.
Von der Leyen ha affrontato nel suo discorso anche il dossier energetico, con le tasse sugli extra-profitti, e annunciato la creazione di una nuova Banca Europea dell’idrogeno.
Le sanzioni alla Russia e i fondi all’Ucraina
Presente anche Olena Zelenska, la first lady ucraina moglie del Presidente Volodymyr Zelensky, ospite d’onore del discorso sullo Stato dell’Unione. Zelenska ha avuto un bilaterale con la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, prima di entrare in aula con von der Leyen e la stessa Presidente dell’Eurocamera. Il discorso è stato per larga parte incentrato proprio sul conflitto che ha sconvolto l’Europa, incrinato irrimediabilmente i rapporti internazionali, causato conseguenze che la politica mondiale e i cittadini dovranno affrontare ancora per molto tempo.
“Questa è una guerra alla nostra energia, una guerra alla nostra economia, una guerra ai nostri valori e una guerra al nostro futuro. Si tratta di autocrazia contro democrazia. E sono qui con la convinzione che, con coraggio e solidarietà, Putin fallirà e l’Europa prevarrà”, ha detto von der Leyen. “La solidarietà dell’Europa nei confronti dell’Ucraina rimarrà incrollabile. Fin dal primo giorno, l’Europa è stata al fianco dell’Ucraina. Con armi. Con fondi. Con l’ospitalità per i rifugiati. E con le sanzioni più dure che il mondo abbia mai visto. Il settore finanziario della Russia è in crisi. Voglio essere molto chiara: le sanzioni sono destinate a rimanere. Questo è il momento di mostrare determinazione, non acquiescenza”.
La Presidente della Commissione Europea ha annunciato lo stanziamento di 100 milioni di euro per ricostruire le scuole ucraine danneggiate. Kiev entrerà anche nell’area europea di free roaming. “Sulla base di tutto ciò, la Commissione collaborerà con l’Ucraina per garantire un accesso senza soluzione di continuità al mercato unico. E viceversa. Il nostro mercato unico è una delle più grandi storie di successo dell’Europa. È ora di renderlo un successo anche per i nostri amici ucraini. È per questo che oggi mi reco a Kiev, per discuterne in dettaglio con il Presidente Zelensky”.
Gli extra-profitti
“Proponiamo un tetto ai ricavi delle aziende che producono energia elettrica a basso costo. Queste aziende stanno realizzando ricavi che non hanno mai contabilizzato, che non si sarebbero mai nemmeno sognati. Nella nostra economia sociale di mercato, i profitti sono buoni. Ma in questi tempi è sbagliato ricevere straordinari profitti record beneficiando della guerra e sulle spalle dei consumatori. In questi tempi, i profitti devono essere condivisi e convogliati a chi ne ha più bisogno. La nostra proposta raccoglierà più di 140 miliardi di euro per gli Stati membri per attutire direttamente il colpo”.
Il contributo sarà richiesto anche alle aziende di petrolio e gas. “Anche le principali compagnie petrolifere, del gas e del carbone stanno realizzando enormi profitti. Quindi devono pagare una giusta quota: devono dare un contributo in caso di crisi. Queste sono tutte misure di emergenza e temporanee su cui stiamo lavorando, comprese le nostre discussioni sui price cap”. L’Unione, ha aggiunto von der Leyen, dovrebbe prendere esempio dalla sua gente, “ridurre la domanda durante le ore di punta farà durare più a lungo l’offerta e farà scendere i prezzi. Questo è il motivo per cui stiamo proponendo misure affinché gli Stati membri riducano il loro consumo complessivo di elettricità”.
Le ceramiche del Centro Italia
E proprio a proposito della crisi energetica, la Presidente della Commissione ha citato e celebrato i lavoratori delle ceramiche del centro Italia. “I lavoratori delle fabbriche di ceramica del Centro Italia hanno deciso di spostare i loro turni al mattino presto, per beneficiare della riduzione dei prezzi dell’energia. Immaginate i genitori tra loro, che devono uscire di casa presto, quando i bambini stanno ancora dormendo, a causa di una guerra che non hanno scelto”.
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