La tragedia si è consumata in una manciata di secondi. Antonio Civiletti, 38 anni, avvocato di Giugliano si è accasciato all’improvviso mentre giocava con gli amici a padel. A stroncare prematuramente la sua giovane vita un arresto cardiaco. È successo nel pomeriggio del 29 dicembre. Inutili sono stati gli immediati soccorsi: Antonio è morto dopo essere stato trasportato all’ospedale Sangiuliano di Giugliano. Una tragedia enorme che lascia increduli e attoniti i suoi familiari, gli amici e tutta la comunità.

Antonio era un avvocato molto conosciuto a Giugliano. È stato anche un attivista del M5s. Secondo quanto riportato dal Corriere del Mezzogiorno, era uno sportivo, amava mantenersi in forma e fare attività. Nota la sua passione anche per i viaggi: sui social tantissime foto che lo ritraggono sorridente in tutti i posti del mondo. Con gli amici era andato a fare una partita a padel quando all’improvviso si è accasciato sul campo. Subito sono arrivati i soccorsi: è stato portato in ambulanza all’ospedale. Nonostante i tentativi dei medici non ce l’ha fatta. La comunità si stringe nel dolore, in poche ore sono tantissimi i messaggi di cordoglio apparsi sui social.

“’Domani pomeriggio vuoi giocare a padel”. Solo ieri sera. Non ci sono parole”, ha scritto uno dei suoi amici. “Hai sconvolto le nostre vite in mezz’ora, mi dicevi goditi la vita, abbiamo giocato insieme da bambini, mi sembra tutto così surreale proprio perché sei sempre stato sano, pieno di vita, invece tutto può cambiare in un istante, sarai l’avvocato più giovane e bello del paradiso. Buon viaggio”, ha scritto una sua familiare. “Stasera la notizia della tua dipartita ci ha fatto riunire anche se virtualmente è stato un immediato cercarsi, sentirsi, quante cose abbiamo vissuto insieme, quanti bei momenti! La vita poi ci ha divisi ognuno per la sua strada ma sempre nei nostri cuori porteremo il ricordo di quelle notti… La vera amicizia non muore mai resta li seppellita in un ricordo e in una malinconia! Affronta adesso il più bello dei viaggi! Riposa in pace e da la su illumina il nostro cammino!”, scrive ancora un’amica.

E ancora: “Per me sei stato spensieratezza, gioia, allegria. Sei stata la mia più bella estate, le mie più belle serate al mare, le peggiori disavventure che ho sapientemente trasformato in spettacoli di cabaret che facevano ridere tutti. Tutti, tutti, tutti. Sei il ritratto della felicità e della bontà, tu. Eravamo 5 disgraziati che credevano ancora in qualcosa. Mi insegnato tanto: sei stato un incontro politico che ha trasformato il credere in qualcosa nel credere in qualcuno. E poi di nuovo, ancora, nel credere in qualcosa di preziosissimo: ridere perché a vit è nu muorz. Bastava incrociare il tuo viso ed era subito festa. Sei stato felicità contagiosa”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.