Il racconto del cantante
Il dramma di Umberto Tozzi: “Ho avuto un tumore, mi sentivo perso e impaurito”
Il cantante Umberto Tozzi ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera in cui si è raccontato a tutto tondo. “Mi credevo debole, ho scoperto di avere coraggio. Mi ha stupito la serenità con cui sono riuscito ad affrontare la malattia. Ho messo da parte la paura, cercando di essere ottimista”, ha raccontato la popstar di 70 anni, 80 milioni di dischi venduti, una discografia di successi e tormentoni che lo hanno reso un personaggio unico a cavallo tra la musica nazionalpopolare e la canzone d’autore, rivelando la sua personale lotta contro un tumore.
È pronto a tornare sul palco, con il tour “Gloria forever”, dopo la paura di dover dire addio per sempre non solo alla musica. “Ho avuto un problema di salute importante. Un tumore alla vescica. E poi, durante la chemio, ho preso il Covid per la terza volta. E mi è venuta una grave infiammazione polmonare”, ha rivelato il cantante. “Ad aprile il mio cardiologo mi ha prescritto un’ecografia addominale. Doveva essere routine. Invece mi hanno trovato il male. È stato un periodo davvero difficile, adesso per fortuna ne sono fuori, un mese e mezzo fa mi hanno detto che sono guarito e incrociamo le dita”.
La malattia lo ha profondamente cambiato: “Queste cose qui ti cambiano la vita. La tua e di chi ti sta accanto. Mi sentivo perso, avevo paura di non poter mai più salire su un palco. Mia moglie Monica è stata fondamentale. Non mi sono mai arreso. Prima e dopo l’intervento, durante le terapie, che non sono una passeggiata. Finché non accade a te, il cancro sembra un problema lontano. Poi nella testa si resetta tutto: i valori, le priorità, le cose che contano. E anche quando guarisci, il trauma ti resta dentro”.
Con la moglie Monica Tozzi si è sposato quattro volte: in comune, in chiesa, alle Mauritius e a Montecarlo. Una coppia che sta insieme da 36 anni. Il cantante ha tre nipoti. “Sono cambiato, noto in me una positività diversa. Apprezzo tutto ciò che ho e che mi circonda, dal momento in cui apro gli occhi, mentre recito le mie preghiere. Un gusto della vita che prima non avevo”.
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