“Historia magistra vitae” scriveva Cicerone, cioè “la storia è maestra di vita” ma è ancora oggi così? Quante volte ci siamo ritrovati a guardare alla storia come a qualcosa di distante, a studiare con difficoltà guerre, date, invasioni e successioni papali? Nella maggior parte dei casi poi la storia, una volta finite le superiori, è uscita dalle nostre vite, lasciandoci poco o nulla.
Per fortuna possiamo recuperare l’amore per il nostro passato e capire meglio cosa è successo nei secoli, cosa ci ha portati fino a qui, grazie ad un maestro vero, Alessandro Barbero. Il professore che tutti avremmo voluto incontrare nella nostra vita di studenti, un divulgatore educato, abile e interessante, un personaggio diventato popolarissimo soprattutto tra i più giovani. Questo prof. dai capelli ordinati, con gli occhiali da vista squadrati e uno spiccato accento sabaudo, riesce a spiegare la storia facendo leva da una parte sui passaggi cruciali delle varie epoche, dall’altra incuriosendo l’ascoltatore con gli aneddoti più disparati.

Il prof. Barbero è talmente amato che si sono costituiti i “Vassalli”, i suoi fan più accaniti, che da YouTube hanno diffuso il verbo del loro “dominus”. La cosa curiosa è che il simpatico Barbero neanche sapeva di essere diventato un fenomeno social, perché lui non ha attivo neanche un account e sono stati proprio gli studenti a farlo conoscere all’Italia.

Non stiamo parlando di un fenomeno di nicchia ma di un vero e proprio caso mainstream: ad esempio su Instagram il fanclub @primo_vassallo ha 250 mila followers, il canale “La storia siamo noi” ha 600 mila iscritti, il video in cui Barbero spiega la seconda guerra mondiale al Festival della Mente di Sarzana ha raggiunto 7.6 milioni di visualizzazioni, quello sulle Brigate Rosse 3.3 milioni e quello sulla vita sessuale nel Medioevo oltre 2 milioni.

Dunque la storia interessa eccome, se raccontata come si deve, perché la sete di cultura è ancora forte ma serve chi riesce a placarla con video, podcast e libri con un linguaggio accessibile a tutti, senza tecnicismi inutili. In questo Barbero, già docente di Storia Medievale all’Università degli Studi del Piemonte Orientale, ci è riuscito e grazie al suo stile impeccabile e mai prolisso, è diventato un guru prima e un volto televisivo poi. Per chi volesse approfondire ci sono interessanti puntate su Rai Play del programma “La bussola e la clessidra” andate in onda su Rai Storia e su Rivedi LA7 lo speciale “In viaggio con Barbero” trasmesso a settembre.

Ma la produzione di contenuti storici non si ferma ai video, perché Barby (così viene chiamato dai suoi fans) ha avuto un grande successo anche con i Podcast “Chiedilo a Barbero” con Chora Media, “La storia” curato da Primo Vassallo e “Il podcast di Barbero” a cura di Fabrizio Mele.

Dalla sua il prof. Barbero conferma appassionato: “Il passato è follemente divertente, ha mille vantaggi sul presente proprio perché ormai appunto è passato e non ci coinvolge più. La storia non è altro che il catalogo di tutte le cose che hanno fatto gli esseri umani da quando esistono, dalle idiozie ai crimini fino alle grandi imprese… e sì, la storia può essere maestra di vita, ma serve qualcuno che abbia ancora voglia imparare”.

Maddalena Messeri

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