Opera di scarso valore“. E’ stata classificata così dal ministero della Cultura l’opera di Paola CortellesiC’è ancora domani“, che ha sbancato al botteghino con oltre 20 milioni di euro incassati in poche settimane. Un film visto da più di 3 milioni di spettatori che è stato bocciato, il 12 ottobre 2022, dalla Commissione nominata dall’ex capo del ministro della Cultura Dario Franceschini. A riportare la notizia è Repubblica che cita Alberto Pasquale, presidente di Umbria Film Commission secondo cui il film, sceneggiato e diretto dall’attrice e incentrato sulla tematica della lotta contro la violenza delle donne, si è classificato al 51mo posto – quindi ultimo – nella classifica delle produzioni filmiche con costo superiore ai 5 milioni di euro richiedenti il finanziamento statale, in quanto “progetto di opera non giudicata di straordinaria qualità artistica in relazione a temi culturali, a fatti storici, eventi, luoghi o personaggi che caratterizzano l’identità nazionale”.

“C’è ancora domani” al momento è al terzo posto degli incassi del 2023 in Italia dopo “Barbie” e “Oppenheimer” e 22esimo nella lista dei film italiani top al botteghino. Nella lista dei film che il ministero della Cultura ha finanziato ci sono “Rapito” di Marco Bellocchio, “Comandante” di Edoardo De Angelis e “Confidenza” dal romanzo di Domenico Starnone. I primi due hanno ottenuto 630mila euro ed il terzo 350mila al botteghino. Fonti del Mic, precisa Repubblica, hanno fatto sapere che l’opera ha tuttavia avuto, grazie recupero del credito di imposta (in tutto la commissione ministeriale assegna 380 milioni per il tax credit, oltre ai 30 milioni previsti di finanziamenti) un ritorno economico di 3,5 milioni di euro. “Si può imputare al ministero della Cultura quanto meno poca chiarezza nella comunicazione, non c’è nessun distinguo, nessuna postilla da cui la differenza possa essere dedotta” la replica di Alberto Pasquale.

Sulla vicenda è intervenuto anche l’attuale ministro Gennaro Sangiuliano che in una nota del suo Dicastero precisa: “La decisione della Commissione che ha bocciato il film di Paola Cortellesi porta la data del 12 ottobre 2022. Il ministro della Cultura allora in carica, che ha nominato la Commissione, non era Gennaro Sangiuliano che ha giurato il 22 ottobre 2022. Le date non mentono. La bocciatura di questo film di grande successo – sottolinea il Mic – diventato il simbolo della lotta delle donne contro la violenza di genere, non è imputabile a un organismo nominato dal ministro Sangiuliano ne è avvenuto in data in cui lui era in carica. Spiace, infine, che questa polemica sia inserita nel discorso più generale legato a questo importante tema. Il ministero della Cultura è in prima fila, con le sue nuove attività presentate qualche giorno fa insieme ai ministri Giuseppe Valditara ed Eugenia Roccella, per promuovere una cultura del rispetto e dell’educazione”.

Negli anni – sottolinea ancora Repubblica – è stata lunga la casistica di film, a partire da L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, giudicati non meritevoli di finanziamenti pubblici. Le liste con i contributi concessi dalle varie sottocommissioni sono pubblicati sul sito del ministero della Cultura.

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