Il podcast del direttore
Il finto duello tra Meloni e Schlein, zero politica e un po’ di spettacolo per annullare Conte e Salvini
La questione demografica e il relativo tema della natalità in Italia è enorme. Se non si affronta sul serio il nostro Paese è condannato al delcino perché l’invecchiamento produrrà un cambio di profilo, di storia, di destino di un territorio. Sono cose che possono succedere ma basta saperlo. Se vogliamo dare un futuro all’Italia il tema demografico va affrontato non solo con bonus e incentivi. Ma bisogna andare oltre misure di assistenza e di sostegno, manca lo slancio verso il futuro perché l’Italia è un Paese seduto su stesso, la crescita si è arrestata 30 anni fa.
Il caso Toti e Nordio che dice l’ovvio
Altro tema che occupa le prime pagine dei quotidiani è la polemica, evergreen, tra giudici e Governo a valle del caso Toti. Come sempre vengono centellinate le novità dell’inchiesta genovese che si allarga ogni giorno. Toti sceglie di non parlare davanti al Gip e sembrerebbe avviarsi verso le dimissioni.
C’è il prode Crosetto che torna sul tema sollevato da mesi, di certe toghe contro il governo, con argomenti misurati e concreti. C’è la domanda intrigante di Salvini sulle microspie negli uffici di un magistrato e infine c’è Nordio che ‘scandalizza’ tutti perché dice l’ovvio. Nordio dice che è una bestemmia che debba essere l’indagato a provare la sua innocenza. In uno Stato di diritto questa è una cosa ovvia ma fa inalberare tanto i politici dell’opposizione e i giornali.
Il finto duello tra Meloni e Schlein
Altro tema che inizia a emergere sui giornali è il prossimo duello tra Meloni e Schlein in onda su Porta a Porta il 23 maggio. Un duello finto perché in vista delle Europee tra Fratelli d’Italia e Pd non ci sarà nessun duello: il voto è infatti di natura proporzionale e le preferenze che prenderanno i due partiti non cambieranno le dinamiche politiche italiane. Il duello è totalmente inventato.
Se lo vince la Schlein la Meloni non va a casa. Se lo vince la Meloni, Schlein non va a casa. E’ una furbata delle due leader che fa arrabbiare tutti gli altri perché vogliono far credere che il prossimo 8 e 9 giugno si decide tra i due partiti. Conviene ad entrambe questo duello: Meloni tiene così sotto Salvini, suo principale problema interno. Per Schlein è il modo per dire l’opposizione sono io, non contano niente Conte e centristi. Possiamo dirci tranquillamente che il duello sarà un po’ di spettacolo ma di politica ci sarà zero.
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