Giulia Rigon è stata trovata sul sedile posteriore di un camper, in un parcheggio, morta. Una ferita sulla fronte del cadavere. Si indaga per omicidio e il compagno, 28enne di origini brasiliane, che ha trovato il corpo e fatto scattare l’allarme si proclama innocente: ha raccontato di una caduta, fatale per la fidanzata, una versione che però non sarebbe al momento convincente per gli inquirenti. L’uomo è stato sentito per ore dai Carabinieri e dal pm Serena Chimici.

I giornali scrivono che sul caso si allunga l’ombra del femminicidio: l’ennesimo in Italia e anche in Veneto, particolarmente preoccupante il dato della provincia di Vicenza, dove da settembre si sono consumati altri due femminicidi; quello di Rita Amenze, uccisa dal marito a colpi di pistola il 10 settembre davanti all’azienda dove lavorava, a Noventa, e quello della 21enne Alessandra Zorzin, finita anche lei a colpi di arma da fuoco il 15 settembre a Montecchio Maggiore dal fidanzato che dopo la fuga si è tolto la vita.

Henrique Cappelleri, 28 anni di Cassola di origini brasiliane, si dichiara innocente e al momento è da considerarsi a tutti gli effetti tale. Il delitto di Bassano del Grappa è al momento un giallo. L’uomo viveva con la vittima nel camper Fiat Arca parcheggiato in un’area di sosta per automezzi in via Capitelvecchio. Lei era originaria dell’Altopiano di Asiago, dove era piuttosto nota e dove la famiglia gestisce un negozio di alimentari. Il Corriere del Veneto scrive che da settembre lavorava al supermercato Battocchio di Romano d’Ezzelino.

Lui era stato adottato con il fratello maggiore da una famiglia dell’Altopiano. Era cresciuto in una comunità e aveva lavorato come dj e ragazzo immagine in discoteca. I due vivevano nel camper, da circa un anno parcheggiato lì, dove ieri mattina è stato trovato il corpo della donna dopo che il compagno ha telefonato ai carabinieri e al padre di Rigon dicendo di aver trovato la compagna senza vita. È stato sentito lungamente in caserma a Bassano del Grappa.

Secondo il medico legale il decesso risalirebbe alla tarda serata di sabato. Parte dei capelli e dei vestiti della donna erano bagnati. Sul posto sono intervenuti i carabinieri con i militari della scientifica. Quella ferita sulla fronte, secondo i primi accertamenti, potrebbe essere stata causata da un corpo contundente. Secondo quanto riportato anche da Il Gazzettino non sarebbe convincente la versione della caduta: le ferite sul cadavere non escluderebbero altre piste. Il camper è analizzato a fondo dai militari del nucleo investigativo di Vicenza. Le indagini proseguono. Sul caso vige stretto riserbo.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.