L'irrilevanza dell'Italia nel mondo
Il governo guarda ai sondaggi e ‘fa l’opposizione’: Meloni si illude di avere un trattamento preferenziale da Trump, il Pd non ha visione

Saper costruire una realistica visione nazionale è il requisito politico di una classe dirigente, sia al governo che all’opposizione, all’altezza delle odierne sfide esistenziali. Ma tale requisito manca, purtroppo, sia alla leadership della maggioranza che a quella dell’opposizione. E senza una capacità di individuare l’interesse nazionale non si è in grado di fare alcuna scelta.
Nelle conclusioni dell’ultimo Consiglio europeo c’è scritto che “nel corso dei prossimi cinque anni” vanno accelerati “i lavori su tutti i filoni per potenziare in modo decisivo la prontezza dell’Europa alla difesa”. L’arco temporale di cinque anni non è stato individuato a caso. È il periodo in cui, secondo l’intelligence della NATO, la Russia sarà pronta per attaccare “i Paesi baltici e la stessa Polonia”. È anche il tempo necessario per realizzare, in modo non traumatico, un cambio di leadership all’interno dell’alleanza atlantica dagli Usa all’Europa.
Per far fronte a tempi così ristretti, è sorta la coalizione di volenterosi per aiutare militarmente l’Ucraina e prefigurare la futura sicurezza post-americana dell’Europa. Strada facendo si capirà lo sbocco che avrà questo percorso. Potrebbe trattarsi di una cooperazione rafforzata tra membri dell’Ue che agirà in base alle regole unionali. Oppure di una coalizione interna alla NATO o trasversale ad essa da regolare in base al diritto internazionale. In ogni caso l’Ue dovrà dotarsi di un programma finanziato da alcune centinaia di miliardi di debito comune. Mentre, nel mondo, c’è in pentola tutto questo, in Italia, il governo e il maggior partito dell’opposizione non hanno definito una loro posizione. La posta in gioco è la creazione di una superpotenza europea entro cui salvaguardare l’interesse nazionale. Ma si finge di non vederla.
Anche dinanzi all’offensiva di Trump sui dazi, si verifica la stessa allucinante situazione. Cosa si propone e come si reagisce? In materia di politica commerciale la competenza esclusiva è della Commissione europea. È, dunque, a quel livello che il nostro Paese dovrebbe far valere il proprio interesse nazionale, contribuendo a definire la risposta europea al tentativo del presidente americano di vandalizzare l’economia europea. Giorgia Meloni s’illude, invece, di utilizzare il suo rapporto personale con Donald Trump per moderare le sue minacce. E spera così di ottenere un trattamento preferenziale per l’Italia rispetto agli altri paesi europei. Ha, dunque, preso una posizione assurdamente equidistante tra Stati Uniti e Ue e non svolge alcuna funzione nelle sedi appropriate per difendere il nostro export. Il paradosso italiano è tutto qui. I partiti di governo si comportano come se stessero all’opposizione con gli occhi rivolti ai sondaggi. E il maggior partito di opposizione non ha alcuna visione nazionale per incalzarli e contribuisce, di fatto, all’irrilevanza dell’Italia nel mondo.
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