La nuova edizione, con capitoli aggiuntivi, di ‘Perché guariremo’ di Roberto Speranza è straordinaria occasione per verificare alcune mancanze pur importanti nella narrazione pandemico-politica dell’ex Ministro.

Tra queste, non una parola di chiarificazione sulla missione dei militari russi che scorrazzarono beati nel nostro Paese e che non si è mai capito cosa in concreto abbiano fatto. Già rispondendo ad una interrogazione parlamentare di Italia Viva, nel 2022, Speranza non aveva dissipato i dubbi. Interrogativo sostanziale, considerando il comportamento russo recente, tra destabilizzazioni, spionaggio e guerre di aggressione.

L’episodio evitato

Né Roberto Speranza dedica alcuna critica all’allora Ministro cinese della salute in visita nel nostro Paese, nel novembre del 2019. Nonostante la Cina all’epoca fosse già colpita da un virus ritenuto grave e assai pericoloso, come ben sappiamo ormai da tempo, il Ministro cinese non si lascia sfuggire nemmeno una parola e Speranza dichiara di aver piena fiducia di questo politico così trasparente e colto. Retrospettivamente, l’ex Ministro non ha avvertito l’esigenza di tornare sull’ episodio, nelle parti aggiuntive. Silenzio totale. Eppure, sappiamo bene quanto le reticenze cinesi siano costate molto care a noi e a tutto il mondo. E allora queste nuove pagine? Una autoincensatoria premessa alla nuova edizione. Una divertente mezza paginetta sul furgoncino coi vaccini che fece lo show a beneficio di videocamere, all’interno di un intero capitolo sulle campagne vaccinali e sulla scienza. Una prevedibile ma stantia sequela di tirate contro i no-vax e contro social, media e politici che li avrebbero sostenuti, basando su di loro il proprio successo commerciale o elettorale. Mentre al contrario, si registrano lodi a quella parte dei mass-media che hanno rinfocolato il mantra di una nazione in guerra contro il virus, modello ‘nazionalizzazione delle masse’ virata al gusto pop, con menzione d’onore per Mara Venier. Cosa non degna di un Paese civile sostenere le ragioni dei no-vax e l’equiparazione tra scienza e irrazionalità, annota l’ex Ministro, descrivendo poi un clima di tensione che sembra quasi promanare da un remake di ‘1997: Fuga da New York’.

Gli attacchi

Non mancano attacchi al nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, poi parole contro la riduzione della spesa per la sanità. Sconosciuti per strada gli tributano saluti e ringraziamenti, in un quadretto commovente. L’ex Ministro ovviamente ne ha anche per Matteo Renzi, Italia Viva e il ‘potenziale di ricattò nel cuore del governo Draghi. Non mancano riflessioni sull’indagine che lo ha visto protagonista e della quale lamenta l’esserne venuto a conoscenza prima dai giornali e solo poi dalle garanzie di burocrazia processuale.

Benvenuto sul pianeta terra, ex Ministro. C’è gente che denuncia questo meccanismo da anni. I capi di imputazione, in particolare, lo turbano. Un passo avanti, devo dire, considerando che prima a turbarlo erano le aggregazioni di persone per strada.