Dal 1988 studenti dai 17 ai 60 anni frequentano il Liceo Margherita di Savoia di Napoli, nella zona della Pignasecca, tutti i giorni dalle 15.30 alle 20.30. “Non lo fanno per avere il pezzo di carta, sono persone in cerca di cultura”, dice la preside, Giuseppina Maria Wally Crocenti, preoccupata adesso per il rischio che i corsi serali dell’istituto vengano chiusi.

“Nessuna motivazione comprensibile, se non il taglio degli organici che sta riguardando tutta la regione”, scrivono preoccupati in una lettera i docenti, che temono che il territorio venga privato di un’offerta formativa fondamentale e “unica in tutta l’Italia meridionale”. Il corso serale del liceo esiste infatti da 33 anni e rischia di sparire “nonostante una nota ministeriale chieda di salvaguardare i corsi unici nelle zone particolarmente disagiate”.

Tutto il personale ha deciso di lanciare l’appello al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ma anche al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e al sindaco Luigi de Magistris. La notizia della possibile chiusura è stata accolta con freddezza: “Da qui passano ragazzi, uomini, madri e pensionati, che riannodano le proprie vite e a volte proseguono fino all’università”, ricorda la dirigente, che sottolinea come anche il contesto in cui il liceo si trova sia di “estrema povertà educativa”.

È stata lanciata anche una petizione online, che ha già raggiunto 2.500 firme, per salvare l’istituto dalla chiusura. Al triennio risultano iscritte 67 persone: una quinta da 30, una quarta da 25 e una terza da 12. Tra loro due pensionati over 65, uno dei quali sogna di potersi iscrivere all’università, e un gruppo di tre suore cingalesi che vanno e vengono ogni giorno da Chiaiano. Persone con un enorme vissuto alle spalle, che vogliono comunque mettersi in gioco coniugando spesso famiglia e studio. “Una ricchezza da proteggere – conclude Wally Crocenti – e che cambia la vita anche di noi docenti”.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.