Accadde oggi
Il massacro nel carcere di Sabaneta, 200 uomini bruciati e tagliati a pezzi

Martedì 4 gennaio 1994
Il Segretario della Democrazia Cristiana Mino Martinazzoli ha proposto di considerare la possibilità di portare a conclusione in Parlamento la legge sul voto degli italiani all’estero, la modifica dell’art. 138, il disegno di legge Conso (sulla carcerazione preventiva), il decreto fiscale e quello sulla Rai, prima di andare al voto, che così slitterebbe dalla primavera all’estate
Al processo Cusani Marcello Portesi, ex braccio destro di Carlo Sama, accusa Bossi di aver chiesto, e ottenuto, 200 milioni dalla Montedison per finanziare la Lega nord.
Nel sovraffollato carcere venezuelano di Sabaneta, vicino Maracaibo è avvenuto un massacro con duecento uomini tagliati a pezzi e bruciati. I tremila detenuti, in un penitenziario costruito per ospitarne ottocento, si sono affrontati divisi in due fazioni: da un lato gli appartenenti a una tribù india, dall’altro i carcerati colombiani, con tutti i rimanenti a parteggiare per uno dei due gruppi (o ad essere aggrediti da entrambi). La Guardia nazionale ha ripreso il controllo del penitenziario quando la battaglia infuriava da due ore.
Dopo quattro giorni di combattimenti e migliaia di morti e feriti non accenna a placarsi in Afghanistan la battaglia tra le forze fedeli al presidente Burhanuddin Rabbani e i seguaci del primo ministro Gulbuddin Hekmatyar, appoggiato dalle temute milizie uzbeke dell’ex generale comunista Rashid Dostum. Kabul è ormai ridotta a città fantasma.
Sabato 4 gennaio 2014
La nave San Marco della Marina militare ha portato ad Augusta, in provincia di Siracusa, gli 823 immigrati soccorsi nei giorni scorsi in quattro distinte operazioni di soccorso nel Canale di Sicilia. Dall’inizio dell’operazione “Mare nostrum”, il 18 ottobre scorso, sono in tutto 7.155 migranti soccorsi, con una media di oltre 90 al giorno.
Il Segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, che ha riunito a Firenze, la segreteria del partito, replica ad Angelino Alfano che aveva stoppato ogni eventuale provvedimento del Governo sulle unioni civili: “Trovo discutibile contestare un provvedimento sulle unioni civili non sulla base del fatto che uno non le condivida, ma mettendo contro la famiglia. Le coppie dello stesso sesso devono avere diritti degni di un Paese civile”.
Papa Francesco parla della necessità di aprire la Chiesa alle famiglie non tradizionali “la percentuale di ragazzi che studia nelle scuole e che hanno i genitori separati è elevatissima. Le situazioni che viviamo oggi dunque pongono dunque sfide nuove che per noi a volte sono persino difficili da comprendere. Come annunciare Cristo a questi ragazzi e ragazze? Come annunciare Cristo a una generazione che cambia?”
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