È uno scandalo che conosco da sessant’anni e che ogni volta sembra nuovo, anziché decrepito, sempre trattato con le armi buone per la guerra precedente. Il fatto che pur essendo arcinoto è perennemente negletto l’immenso valore delle informazioni. Quali informazioni? Tutte. Anche la misura delle scarpe del vicino a quelle previdenziali, dei conti correnti, le comunicazioni di Borsa fino al mangime per i pesci rossi. Non sono le singole tessere del mosaico a contare ma le loro relazioni.
Ci sono committenti e venditori, guardie e ladri ma più che altro c’è il mercato su cui le informazioni illegali (tutte) vanno forte come la cocaina. Certo, abbiamo servizi segreti, carabinieri e polizia, guardie di finanza e magistrati attenti ed efficienti.

Segreti nuovo genere di oro

Vive e lavora lealmente un esercito di persone per le cui mani passano conti correnti, vite private, cartelle sanitarie, le informazioni di qualsiasi genere. Non è stato sempre così? Sì e no: oggi c’è un nuovo famelico mercato allo stato brado su cui vengono a fare la spesa le grandi canaglie affamate di tutti i segreti apparentemente banali ma che collegati nel modo giusto sono un nuovo genere di oro. Il merito dell’indagine va al PM Francesco De Tommasi e ai suoi collaboratori che hanno scoperto una rete di personaggi in grado di “poter intervenire su indagini e processi”. Ma c’è molto, moltissimo di più e mette allo scoperto una falla gravissima: non si tratta soltanto di piccole grandi imprese, le piccole e le grandi corna, i piccoli e grandi segreti utili per i ricatti, ma riguarda la guerra.

Il ‘modello’ di servizio segreto russo: Putin come Casanova

Sappiamo tutti che la Russia, comandata come una caserma da un dittatore allevato nei servizi segreti più potenti del mondo, prosegue nella politica di potenza spogliata dalle ideologie. E in attesa che l’America scelga il suo presidente noi siamo fra le democrazie che si difendono dal più cinico attacco mai subito. È vero: parole che sanno di vecchio ma non per colpa nostra, Russia in guerra nelle case altrui per rubare territorio e libertà, minacciare ora la Polonia ora il Regno Unito. Il più grande committente? Chi è avido consumatore di notizie riservate. Non importa che siano notizie soltanto militari: il modello di servizio segreto russo è il più moderno discendente di quello molto più antico che fu elaborato per la Serenissima Repubblica di Venezia da Giacomo Casanova.

Il sistema consiste nel raccogliere ogni dettaglio che faccia parte del tessuto vivente di un paese. Il punto è che deve esistere come esiste in ogni paese moderno e democratico un’istituzione specializzata che proceda senza la magistratura e che deve essere attrezzata culturalmente, scientificamente e storicamente in modo tale da controllare ogni settore che maneggia dati pubblici e privati come già si fa negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia, Nuova Zelanda e Francia. È una fortuna avere dei magistrati in grado di scoperchiare un verminaio. Ma non siamo di fronte alla banda del buco ma di fronte al buco da cui transita chiunque pensi o voglia danneggiarci.

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Giornalista e politico è stato vicedirettore de Il Giornale. Membro della Fondazione Italia Usa è stato senatore nella XIV e XV legislatura per Forza Italia e deputato nella XVI per Il Popolo della Libertà.