“Abbiamo vissuto un anno difficile. Difficilissimo. Abbiamo affrontato, e stiamo ancora affrontando, una prova durissima. Tanti di noi hanno perso gli affetti più cari. Un’intera generazione che ha ricostruito l’Italia nel dopoguerra e ha contribuito al “miracolo economico” ne è uscita decimata”. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte affida ai social network il suo personale messaggio di fine anno. Un testo in cui si ripercorrono le tappe di un 2020 “difficilissimo” e la speranza di un nuovo anno in cui “lavorare per reinventare una società migliore”.

Il premier ricorda come il Paese ha conosciuto “il dolore della perdita di amici, di persone che lavoravano con noi tutti i giorni, fianco a fianco”. L’Italia e gli italiani sono stati chiamati “ a compiere sacrifici che mai neppure avremmo immaginato. Abbiamo sperimentato sofferenze e limitazioni delle libertà che forse non avremmo concepito neppure in astratto. Nel nuovo anno entriamo con un bagaglio pesante, una ferita che non potremo rimarginare”.

Dolore e sofferenza che per il premier “non valgono ad offuscare la luce della speranza”. Conte ricorda infatti come nel 2020 ormai alle spalle “abbiamo vissuto momenti di grande unità. Abbiamo toccato con mano lo spirito di solidarietà di tante persone che sono rimaste impavide in prima linea. Abbiamo constatato il senso di responsabilità di tanti cittadini che hanno dato il loro contributo al bene comune semplicemente rispettando le regole. Ci siamo tenuti per mano tutti insieme, pur rimanendo distanti”.

Un 2020 dunque che “non dimenticheremo” ma ora “è arrivato il momento di riprenderci le nostre vite, di lavorare per reinventare una società migliore. Il nuovo anno deve essere l’anno del riscatto. Ciascuno di noi farà la sua parte e tutti insieme lavoreremo alla ripresa e al rilancio dell’Italia”.

Redazione

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