DeepSeek ha superato i concorrenti americani, diventando l’app gratuita più scaricata sullo store di Apple negli Stati Uniti. Lunedì, dopo la notizia sul traguardo dell’applicazione di Intelligenza Artificiale cinese, i mercati azionari statunitensi hanno subìto un forte calo. Il modello DeepSeek-V3, open-source, sarebbe stato sviluppato con un costo dichiarato di soli 6 milioni di dollari: una cifra infinitamente inferiore rispetto ai miliardi spesi per i modelli occidentali più avanzati. L’emergere di un’IA quasi altrettanto efficace, creata a costi e consumi energetici molto più bassi, ha innescato un terremoto nei mercati.

Reazioni di mercato: NVIDIA e il tracollo tecnologico

Il nervosismo si è immediatamente riflesso sui principali indici statunitensi: l’S&P 500 è sceso di oltre l’1,5%, mentre il NASDAQ ha perso più del 3%. Le valutazioni gonfiate dei leader tecnologici legati all’IA sono state improvvisamente messe in discussione. NVIDIA – gigante dei semiconduttori e produttore di GPU essenziali per i sistemi IA avanzati – ha visto un crollo del 17% nelle sue azioni, cancellando 589 miliardi di dollari in capitalizzazione di mercato in un solo giorno, un record storico per la distruzione di valore in un’unica seduta. Anche settori non direttamente collegati all’Intelligenza Artificiale hanno fatto i conti con dei contraccolpi. Siemens Energy in Germania ha perso quasi il 20%, mentre il comparto utility dell’S&P 500 ha registrato un calo del 2,3%, riflettendo i timori che la rivoluzione IA possa essere meno energivora del previsto.

Il “momento Sputnik” dell’IA cinese

L’ascesa di DeepSeek rappresenta un evento paragonabile allo “Sputnik moment” del 1957, quando il lancio del satellite sovietico spinse gli Stati Uniti a intensificare i propri sforzi tecnologici. Donald Trump ha appena annunciato centinaia di miliardi di dollari per rafforzare l’industria americana e per vincere la “nuova corsa allo Spazio” del XXI secolo. Anche le politiche commerciali di Joe Biden contro la Cina miravano a impedire a Pechino di accedere alla tecnologia dei semiconduttori statunitensi, essenziale non solo per l’IA ma anche per applicazioni militari.

Emergono comunque dubbi sulla sostenibilità di DeepSeek. Essendo open-source, i suoi vantaggi competitivi potrebbero essere rapidamente replicati dai concorrenti occidentali, già al lavoro per analizzarne il codice. Inoltre molti analisti ritengono che i costi dichiarati per il suo sviluppo siano falsi, e che DeepSeek abbia probabilmente utilizzato chip statunitensi ottenuti illegalmente, difficili da reperire in futuro a causa delle restrizioni sulle esportazioni. Singapore finirà sotto la lente di Washington.

Sicurezza nazionale e nuove restrizioni

La preoccupazione per la sicurezza nazionale è già alta. DeepSeek potrebbe seguire il destino di TikTok, con ordini di “divest or die” (vendita o chiusura) da parte delle autorità americane. L’app ha recentemente limitato le registrazioni a numeri di telefono cinesi, ma il trasferimento di dati degli utenti ai server cinesi è un punto critico per gli Stati Uniti. La possibilità che DeepSeek diventi un “TikTok dell’IA”, capace di raccogliere dati sensibili occidentali, potrebbe accelerare ulteriori controlli sulle esportazioni e nuove barriere commerciali.

La risposta americana: dazi e decoupling strategico

Nel frattempo, il segretario del Tesoro Scott Bessent sta promuovendo l’introduzione di dazi universali sugli importatori. La proposta prevede tariffe iniziali del 2,5%, con aumenti mensili fino a un massimo del 20%. Inoltre Canada e Messico potrebbero affrontare dazi del 25% già dalla prossima settimana. In un discorso a Miami, Trump ha annunciato tariffe imminenti su chip, farmaci, acciaio, alluminio e rame, con l’obiettivo di bloccare il transito di merci cinesi attraverso paesi terzi.

Queste misure riflettono un netto cambio di paradigma: gli Usa stanno adottando pratiche commerciali cinesi per contrastare proprio Pechino. Il decoupling strategico – cioè il distacco delle economie di Stati Uniti e Cina – sta accelerando, mettendo in guardia gli alleati statunitensi. Come osservato da Trump, “non siamo più nell’era del libero scambio”.

Una nuova era di competizione economica e geopolitica

La rapida ascesa di DeepSeek, unita alle risposte aggressive degli Stati Uniti, segna l’inizio di una nuova era di competizione tecnologica e commerciale globale. Mentre il “momento Sputnik” cinese potrebbe spingere gli Stati Uniti a rafforzare i propri investimenti tecnologici, le crescenti tensioni commerciali rischiano di rimodellare profondamente il panorama economico mondiale, spingendo verso un mondo sempre più frammentato e competitivo.