L'iniziativa
Il Museo Madre spalanca le porte alla città: Dalla Factory estiva per i bambini alla Milanesiana, un’estate ricca di eventi
Dopo la chiusura dovuta al lockdown, il Madre, museo di arte contemporanea di Napoli, presenta la sua seconda edizione di Madre Factory, programma di inclusione attraverso l’arte ideato da Laura Valente, declinando alcune parole chiave come arte, solidarietà, collaborazioni, ecologia, in azioni pubbliche, momenti di condivisione, didattica e progetti speciali, diventando sempre più Comunità. Una proposta articolata, progettata per essere accessibile e fruibile da ogni visitatore, adulto o bambino, attenta ai temi più attuali e alle nuove esigenze emerse dopo l’emergenza Covid-19.
Per Madre Factory 2020 iniziative dal 17 giugno al 13 settembre: saranno organizzati laboratori e workshop gratuiti per adulti e bambini, realizzati nell’ambito di Madre per il Sociale e dedicati a Gianni Rodari e all’insegnamento della sua Grammatica della Fantasia, in occasione del centenario della sua nascita. Non mancheranno, poi, nuove importanti collaborazioni, oltre ad azioni di scambio e sostegno, in un momento storico, sociale ed economico così delicato, con realtà del territorio, confermando la volontà della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee di consolidare e ampliare la condivisione con un’ampia rete di Enti e Istituzioni.
“Noi dobbiamo proporci il compito di salvare nel cittadino di domani, nell’uomo la cui formazione dipende da noi, quelle energie vitali, quegli slanci attivi, quell’intensità di passioni e di forza morale che il bambino mette nei suoi giochi e molto meno, purtroppo (ma non è colpa sua), nei compiti di scuola, nei doveri in cui via via s’imbatte”, scriveva Gianni Rodari. Per questo motivo il Madre ha organizzato 65 giorni di attività, 15 tipologie di workshop, 455 ore di inclusione, 20 operatori didattici coinvolti, 5 laboratori d’artista. Dopo la riapertura dello scorso 18 maggio, il Madre, museo d’arte contemporanea della Regione Campania, annuncia un’estate all’insegna dell’inclusività, della solidarietà, della formazione e della sensibilizzazione ai temi dell’ecologia e della sostenibilità con la seconda edizione di Madre Factory 2020. Da giugno a settembre, laboratori e workshop gratuiti per adulti e bambini, realizzati nell’ambito di Madre per il Sociale, dedicati quest’anno a Gianni Rodari e alla sua “Grammatica della Fantasia”, nel centenario della sua nascita.
Un modo per stare al fianco delle tante famiglie in difficoltà dopo l’emergenza Covid-19. Per il Museo un’istituzione pubblica deve interrogarsi, indagare e raccontare il presente, sperimentando nuove forme di sostegno e vicinanza alla “sua” comunità, soprattutto quando suscita interrogativi profondi e nuovi come quelli attuali. Il museo è un’esperienza dal vivo e nessuna digitalizzazione può sostituire le idee, le intuizioni, la presenza materiale che sperimentiamo quando lo attraversiamo fisicamente. Ed è per questo che i cortili del Madre e la sala centrale, che sarà ribattezzata dal 17 giugno Piazza Madre, accoglieranno grandi e piccoli visitatori con attività che si svilupperanno intorno ai temi dell’ambiente, dell’ecologia e del rapporto con il nostro pianeta. Il tutto con particolare attenzione alla sicurezza.
Nel pieno rispetto di tutte le prescrizioni di legge, i bambini saranno invitati a realizzare dei dispositivi homemade di social distancing per familiarizzare con i concetti di sicurezza e socialità. Non mancherà una speciale collaborazione con la sezione femminile della Casa Circondariale di Fuorni, che realizzerà mascherine e altri manufatti appositamente creati per la Madre Factory della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee realizzati in collaborazione con “Le Nuvole”, i workshop per bambini, dai 5 ai 12 anni, saranno organizzati in cicli settimanali, dal mercoledì al sabato, con due turni – dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 – mentre la domenica sarà possibile iscriversi per la singola giornata. Le attività saranno coadiuvate dalla Cooperativa “Il Tulipano” per il supporto ai bambini con bisogni speciali, previa prenotazione.
Una speciale narrazione teatrale, che coinvolge operatori dello spettacolo campano, vedrà più di 1.000 storie raccontate, contenute in 5 produzioni di teatro, danza, musica e giocoleria: ogni ciclo settimanale si aprirà con un reading su Rodari, e si chiuderà il sabato, con replica la domenica, con dei piccoli spettacoli, produzioni originali ideate appositamente per la Factory del Madre, rivolti ai partecipanti dei laboratori e alle loro famiglie. Non mancheranno poi gli artisti, in una sezione appositamente coordinata dalla direttrice artistica Kathryn Weir, e le attività ispirate alle loro pratiche.
Si parte il 17 giugno: la Fondazione Donnaregina invita a riflettere sui temi della trasformazione dell’ambiente e delle nostre società con “Manifesti per una nuova ecologia”, di uno dei più importanti visual designer contemporanei, Armando Milani. Il progetto prevederà una parte espositiva nella sala Piazza Madre, che proseguirà fino al 13 settembre; l’affissione di una selezione dei suoi manifesti all’esterno del museo, sulla parete di Via Loffredi, e un’azione di arte pubblica, con la disseminazione di una sua opera sui circuiti delle metropolitane. Dal 17 fino al 20 giugno avrà luogo anche il primo dei laboratori d’artista, proprio partendo dall’impegno di Milani e dalla sua poetica nel campo della comunicazione legata ai temi dell’ecologia e della solidarietà. Il laboratorio è rivolto a bambini e ragazzi che saranno coinvolti nella realizzazione di manifesti ispirati al suo segno: un’opportunità per avvicinare il pubblico dei più giovani al linguaggio della grafica e per sensibilizzarlo ai grandi temi dell’ecologia. Armando Milani lavora tra Milano e New York; intende il suo ruolo professionale come un’azione di “codifica della realtà, ma interpretandola al tempo stesso con i propri valori. Ogni progetto è appropriato, unico, ma anche ambiguo, misterioso, non definito, per suscitare nel lettore quella curiosità e quella possibilità di interpretazione che lo coinvolge emotivamente e ne stimola la memoria.
Dal 24 al 27 giugno il fotografo Mario Spada curerà “Scatola magica”, con il quale sarà raccontato e mostrato il processo di “costruzione” di una fotografia, sia dal punto di vista tecnico sia da quello estetico. Dall’obiettivo alla scelta delle luci, dal taglio allo scatto, fino allo sviluppo della fotografia stessa, che i partecipanti potranno seguire in una vera e propria camera oscura, realizzata in una sala del museo: un percorso guidato attraverso tutte le fasi della creazione dell’immagine, per scoprire e approfondire le potenzialità di quest’arte.
La Fondazione Donnaregina ha commissionato a Temitayo Ogunbiyi, artista che vive e lavora a Lagos, la creazione di un playground, uno spazio di gioco appositamente concepito per il Madre. Il progetto, curato dalla direttrice artistica Kathryn Weir, si intitola “Giocherai nel quotidiano, correndo / You will play in the everyday, running” (08.07 – 02.11.2020). Sculture interattive – disegnate ispirandosi alle tecniche di acconciatura e all’itinerario tracciato da Google Maps tra Lagos e Napoli – trasformeranno il cortile grande del museo in un terreno di gioco e un giardino per i visitatori più giovani, dove i bambini con le famiglie potranno giocare in sicurezza e in relativo isolamento. La ricerca artistica di Ogunbiyi, che spesso trae ispirazione dal contesto naturale, dalle identità e dalle tradizioni locali, sarà anche il punto di partenza nell’organizzazione del laboratorio dal titolo “Planting and plant love”, che partirà il 1 luglio: attraverso i riferimenti alla botanica locale e al confronto tra le storie culinarie campane e nigeriane, l’opera viene inserita nella “natura”, costruendo all’interno del cortile uno spazio ideale in cui i ragazzi di tutte le età impareranno a prendersi cura di un giardino che diventerà patrimonio collettivo.
Ispirati dal lavoro di Alfredo & Isabel Aquilizan, coppia di artisti originari delle Filippine, gli operatori didattici del museo proporranno una riflessione sul rapporto con il nostro ambiente naturale per la creazione di “articoli di fede” o oggetti votivi. “Articles of Faith”, che avrà luogo dal 5 all’8 agosto e partirà dai temi del rapporto con le credenze, l’enchantment e il rischio ecologico legato alla tossicità e all’industrializzazione, coinvolgerà i bambini in età scolastica, le loro famiglie e tutti i visitatori che vorranno partecipare.
Giovani reporter al Madre con “Madrefactory Reporter”, il laboratorio diretto dal fotografo Antonio Biasiucci, in programma dal 2 al 5 settembre: utilizzando la metodologia del suo “Laboratorio irregolare”, e documentando proprio le attività della Factory del museo, l’artista avvicinerà i partecipanti alla fotografia e al racconto per immagini. Un’occasione per imparare ad osservare, per ampliare il proprio sguardo e per approfondire le tematiche dell’ambiente, dell’ecologia e del rapporto con il nostro pianeta; il tutto negli spazi del museo, che i ragazzi saranno invitati a vivere come propri, luoghi di incontro e confronto.
Non solo attività, ma anche spazi permanenti dedicati alle famiglie: dopo essere stato avviato in numerosi luoghi di cultura e musei, arriva al Madre il progetto Unicef – Soroptimist “Baby Pit-Stop”, iniziativa realizzata con Mariolina Coppola per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. All’interno del museo, in una zona privilegiata e riservata, sarà allestita un’area attrezzata con una poltrona d’artista, fasciatoio e giochi, dedicata a tutte le madri che così potranno allattare in tutta riservatezza. Una campagna sociale simbolica lanciata da Soroptimist International, associazione mondiale finalizzata al sostegno dei diritti dell’infanzia e alla sensibilizzazione dei cittadini in materia di allattamento nei luoghi pubblici.
Tra gli obiettivi di Madre Factory 2020 ci sono l’attenzione e l’impegno concreto per l’attivazione di pratiche più sostenibili e solidali. Per questo la Fondazione Donnaregina ha deciso di avviare, proprio in questa occasione, la prima pratica dell’allestimento sospeso, attraverso il quale gli arredi delle mostre in smontaggio entreranno in un circuito virtuoso che non solo consentirà il riciclo dei materiali, ma supporterà anche le iniziative di associazioni e altre istituzioni. Il primo allestimento sospeso sarà in favore del progetto “FABULA – Laboratorio di Comunità”, che ha realizzato nell’ex Municipio di Atella un Polo socio-culturale di rilievo regionale. Il progetto è stato scelto per dare un reale segnale di sostegno ad una realtà che è stata vandalizzata, nel 2019, dopo soli due giorni dalla concessione dell’immobile confiscato alla camorra. Ad un anno da quell’evento, i responsabili del progetto riceveranno dalla Fondazione Donnaregina i materiali riutilizzabili dopo la chiusura della mostra “I sei anni di Marcello Rumma, 1965 – 1970”, prevista per il 29 giugno.
In occasione dell’avvio della Madre Factory 2020, Ciro Oliva, proprietario della pizzeria Concettina ai 3 Santi, ha voluto creare e dedicare al Madre una pizza speciale: ConcettinaMadre, simbolo del legame tra “due luoghi d’arte”. Una pizza solidale: grazie alla collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, per ogni ConcettinaMadre venduta, 2 € saranno destinati alla realizzazione di progetti di giovani artisti del territorio. Nel concept di ConcettinaMadre la tradizione incontra il presente e gli “ingredienti” tipici di Napoli si mescolano con forme e colori della creatività di oggi. Una pizza “contemporanea” che racconta la città e il suo immaginario: il giallo dei pomodorini è un richiamo al tufo, le cozze portano con sé il sapore del mare, le chiazze di pomodoro rosso e la spolverata di pepe nero rimandano al Vesuvio, al colore della lava e a quello della cenere.
Un racconto che prosegue al Madre: dal suo portone giallo alle opere dei grandi artisti della collezione permanente, in cui i visitatori potranno scoprire i simboli e le icone della città, e seguire le tracce della relazione con il territorio e con il mare, quello che, nell’installazione di Bianco-Valente, che cita una famosa frase di Anna Maria Ortese, si dice non bagni Napoli. La pizza sarà presentata, scomposta, sui piatti appositamente realizzati da Galleria Elena: rivisitazioni della tradizionale “riggiola” campana che omaggiano le maioliche di Ave Ovo di Francesco Clemente e l’opera di Daniel Buren Axer / Désaxer.
La collaborazione con Ciro Oliva proseguirà anche con tre appuntamenti – il 25 giugno, il 23 luglio e il 27 agosto – durante i quali, dalle 18.00 alle 19.00, i partecipanti ai laboratori e le loro madri impareranno a impastare la pizza in uno showartcooking corale e familiare. La prima volta de La Milanesiana in Campania, partner della Fondazione Donnaregina. Arriva per la prima volta in Campania, al Madre, La Milanesiana, rassegna ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, che per l’edizione 2020 vedrà tra i partner la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee. Il 30 luglio il Madre ospiterà un talk pubblico tra Paolo Mereghetti e Carlo Verdone, in occasione dell’opening della prima esposizione fotografica del regista, “Nuvole e colori”, curata dallo stesso Mereghetti e dalla Sgarbi. Un’anteprima assoluta in cui saranno esposti, per tre mesi e in un originale allestimento di Luigi Volpatti, 40 scatti inediti realizzati dall’attore e regista romano.
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