Maggioranza compatta a favore della relazione
Il Parlamento promuove la Cartabia ma chiede la riforma del Csm
Il Parlamento ieri ha promosso la relazione annuale della Ministra della Giustizia Marta Cartabia, auspicando però che si faccia in fretta sul tema delle carceri e sul Consiglio Superiore della Magistratura. Come ha detto l’onorevole Walter Verini (Partito Democratico): «La riforma del Csm è necessaria e urgente per contribuire a quella “rigenerazione” della Magistratura. A nostro giudizio la guida del Presidente della Repubblica è stata un riferimento puntuale e unificante, così come lo è stato il mandato svolto quotidianamente dal Vicepresidente Ermini, che ha guidato in mezzo alla tempesta il Consiglio tenendo come riferimento la sua autonomia e la Costituzione. Ora si deve voltare pagina. Auspichiamo che gli emendamenti sottoposti alla valutazione politico-istituzionale del Consiglio dei Ministri arrivino quanto prima in Commissione»; e sul contrasto con il Consiglio di Stato ha rilanciato l’idea di Luciano Violante: «La costituzione di una sorta di “Alta Corte” che definisca le questioni disciplinari ed i ricorsi che riguardano tutte le Magistrature, anche quella amministrativa».
Il responsabile giustizia di Azione, Enrico Costa, ha accolto invece «positivamente l’istituzione del Dipartimento della transizione digitale e della statistica ma esso dovrà coniugarsi con il fascicolo di performance del pubblico ministero e contenere dati fino ad ora sconosciuti come gli avvisi di garanzia emessi». La senatrice Grazia D’Angelo (M5S) ha espresso «soddisfazione per l’istituzione dell’Ufficio per il Processo» ma ha chiesto maggiore impegno per l’esecuzione penale: «Desidero ricordare a tutti noi le parole pronunciate oggi (ieri, ndr) da Papa Francesco a proposito delle persone detenute nelle nostre carceri: “è giusto che chi ha sbagliato paghi per il proprio errore ma altrettanto giusto che chi ha sbagliato possa redimersi. Non può esserci condanna senza finestre di speranza”. È un dovere dello Stato tenere sempre aperta quella finestra di speranza. Il carcere deve essere un luogo di reintegrazione sociale, di elaborazione degli errori e delle regole che disciplinano la nostra convivenza. Questo oggi non avviene ovunque e serve il massimo sforzo per eliminare questo grave vulnus».
«Una relazione puntuale e puntigliosa» l’ha definita la senatrice di +Europa Emma Bonino per cui «le proposte dettagliate vanno sostenute e aiutate», tuttavia «se lei pensa che si possano affrontare i temi che adesso elencherò con l’accordo di tutti, si sbaglia. Mi riferisco alla separazione delle carriere, alla responsabilità civile dei magistrati, all’obbligatorietà dell’azione penale». Sulla stessa scia la senatrice della Lega Giulia Bongiorno: «Noi con forza sosteniamo la separazione delle carriere. Voteremo a favore ma le chiediamo coraggio». A favore anche Giuseppe Luigi Cucca (Italia Viva): «Credo che mai la magistratura abbia attraversato un periodo di difficoltà estrema come quello che sta attraversando adesso. Anche se ci sono ovviamente delle differenze di visuale (come lei stessa ha detto), è evidente che noi di Iv-Psi, voteremo convintamente a favore della sua relazione, pregandola però di metter mano in tempi brevissimi a quelle criticità emerse».
La bocciatura, invece, arriva dall’opposizione di Fratelli d’Italia, con il senatore Alberto Balboni: «La sua – rivolto alla Ministra – è una maggioranza talmente ampia da contenere tutto e il contrario di tutto e questo comporta spesso compromesso a ribasso, le riforme di cui lei ha parlato sono riforme a ribasso. Lei è una giurista e non può non rendersi conto che per tenere insieme tutto e il contrario di tutto poi alla fine si arriva a soluzioni inadeguate». Per i Promotori del Referendum Cannabis «la Ministra Cartabia ha ragione, il sovraffollamento delle carceri è il maggiore problema, ma dobbiamo valutare le cause: il 34% dei detenuti si trova in carcere per reati riguardanti il Testo Unico sulle Droghe». Portare al più presto in Cdm le proposte di riforma del regolamento penitenziario della Commissione Ruotolo è la richiesta di Antigone.
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