Il caso
Il Pd campano non esiste: liti, veleni e un commissario all’orizzonte

Acque agitate nel Pd. Si apre la porta alla nomina di un commissario. «Il prossimo segretario regionale del Pd non sarà eletto prima delle elezioni politiche fissate l’anno prossimo» è la previsione di Umberto Del Basso de Caro, il parlamentare democratico che con le sue dimissioni dall’assemblea del partito in Campania ha accelerato l’azzeramento degli organismi dirigenti aprendo di fatto la porta alla nomina del commissario da parte del segretario nazionale, Enrico Letta. Intervenendo al programma Qui Regione su Primativvu, de Caro ha chiamato più volte indirettamente in causa il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, «persona autorevole ma con un carattere particolare, come tutti d’altronde».
«Quando qualcuno ha definito il Pd – ha affermato il parlamentare riferendosi a De Luca- un partito di anime morte, dovrebbe anche ricordare che tra queste c’è chi ha designato il segretario regionale dimissionario (Leo Annunziata, ndr) che in oltre tre anni ha convocato l’assemblea regionale in una sola occasione per ufficializzare la ricandidatura di De Luca». In un altro passaggio dell’intervista, l’ex sottosegretario alle Infrastrutture del governo Renzi, a cui fa capo il 25% del partito in Campania, attacca i deluchiani. «Umberto Del Basso de Caro è l’unico che non conosce come si sta in un partito. La sua azione politica è di mero boicottaggio», è stata la replica del presidente del Pd della Campania Nicola Landolfi. È chiaro che nel partito dem aumentano le tensioni dopo le dimissioni di molti esponenti dell’assembla e l’ombra di un possibile commissariamento vista la mancanza attuale di un segretario regionale. Del Basso de Caro, parlamentare sannita del Pd, è stato tra i primi big dem della Campania a dimettersi, aprendo la strada. E giù critiche. «Non gli interessa niente del futuro della comunità democratica e di chi sarà il segretario – ha affermato Landolfi – Prova semplicemente ad avvelenare i pozzi. Sapendo di perdere in un confronto politico in assemblea preferisce prendere il pallone e portarlo via». Le acque si agitano.
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