Dopo 19 giorni in ospedale, il piccolo Eitan torna a casa. Il bimbo di 5 anni è l’unico sopravvissuto alla strage della funivia Stresa-Mottarone, dove domenica 23 maggio 14 persone hanno perso la vita in seguito al crollo della funivia. E’ stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell’ospedale Regina Margherita di Torino ed è tornato in ambulanza nell’abitazione di Pavia insieme alla zia Aya, sorella del papà.

“Le sue condizioni sono molto migliorate. La sua prognosi è di 60 giorni. Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo”, fanno sapere nel bollettino medico dall’ospedale torinese. Il piccolo, stando a quanto ricostruito dai medici, sarebbe riuscito a sopravvivere alla tragedia del Mottarone, e al terribile impatto con il suolo della funivia, perché avvolto con un abbraccio da papà Amit, 30 anni.

Oltre al genitore Eitan, di nazionalità israeliana ma residente a Pavia da quattro anni, ha perso la madre, Tal Peleg, 27 anni, il fratellino Tomer detto Tom, di appena 2 anni, e i due nonni materni, Itashak Cohen, di 81 anni, e Barbara Konisky, 71 anni, arrivati da Israele per stare insieme ai nipotini.

Arrivato in gravi condizioni e sottoposto a un intervento chirurgico per la riduzione delle fratture riportate (soprattutto agli arti inferiori), Eitan è stato intubato 48 ore prima del risveglio dal coma farmacologico a partite dalla giornata di martedì 25 maggio dopo che la tac ha escluso danni neurologici. In queste tre settimane di ricovero, il piccolo ha chiesto più volte dei genitori ma – hanno precisato nei giorni scorsi dall’ospedale – ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di raccontargli tutto. “Sarà un percorso graduale ma non gli diremo bugie“, spiegava nei giorni scorsi la psicologa del Regina Margherita.

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.