Come diceva Piero Fassino “4.718 euro non sono uno stipendio d’oro”, ma la buona notizia, per i deputati, è che c’è un modo veloce, conveniente e facile per farli fruttare. Nessun rischio, basta aprire un conto in Banca Intesa secondo le condizioni economiche agevolate prevista nella “Convenzione Camera dei deputati” per ricevere un tasso di interesse del 5,6250% sulla liquidità detenuta. È il Fatto Quotidiano a svelare l’accordo particolarmente conveniente stipulato dai due istituti, specificando di non essere riuscito a ottenere conferme se tale privilegio riguardi anche i Senatori, ma sostenendone – in linea di principio – l’esistenza.

Il nuovo accordo

Un tasso di interesse maggiore rispetto a quello offerto da titoli di Stato, obbligazioni e certificati di credito, la cui media secondo la Federazione autonoma dei bancari italiani si aggira attorno allo 0,20%, mentre quello proposto dalla filiale della Camera, a disposizione di deputati, ex parlamentari e loro congiunti, è 28 volte superiore. L’accordo prevede infatti che ai correntisti venga corrisposto un “tasso creditore annuo nominale” pari a quello Euribor a un mese, fissato come valore di riferimento al 3,8550, maggiorato dell’1,77%.

I costi ‘zero’

Una convenzione attiva da anni ma ritoccata di recente, con il bando chiuso lo scorso 5 aprile 2024. Il valore dell’appalto è di 800 milioni di euro e i servizi bancari oggetto del bando di gara comprendono anche mutui ipotecari e prestiti personali e gestione di portafogli. E poi i cosi zero.

L’elenco è lungo: “la tenuta del conto”, i “bonifici” (anche quelli istantanei) “operazioni allo sportello”, “commissione di pagamento dei bollettini”, tutte operazioni che la maggior parte delle banche italiane, dove si fa fatica persino a rendere gratuito un bonifico ordinario, offrono quasi sempre a pagamento. €4.718 non saranno uno stipendio d’oro, ma al netto dei benefit (che fanno arrivare la somma fino a 13.000), c’è ancora margine per arricchirsi.

Redazione

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