Le polemiche
Il Regno Unito e la guerra del toast: il pranzo indigesto di laburisti conservatori non è solo una questione culinaria
Non c’è pace tra laburisti e conservatori britannici, neppure con l’avvicinarsi del Natale. Maggioranza e opposizione vanno questa volta alla battaglia del toast. Protagonista dell’ultima polemica, che ha riempito le pagine dei quotidiani inglesi, l’umile panino da pausa pranzo che il premier Starmer ha elevato al rango di “grande istituzione britannica”. I conservatori non hanno perso l’occasione e la leader Tory, Kemi Badenoch, è partita con una lancia in resta: ha demolito il tramezzino, definito come “non vero cibo”, e ha confessato di preferire spesso una tradizionale bistecca. Da consumare rigorosamente davanti al computer. Il lavoro, prima di tutto, in perfetto stile thatcheriano, come ogni Scrooge di dickensiana memoria che si rispetti.
Lo stesso pranzo ogni giorno
Non è certo la prima volta che il cibo diventa motivo di frizione tra maggioranza e opposizione in Gran Bretagna. L’allora ministro degli Alloggi, Dominic Raab, era balzato agli onori della cronaca durante l’ultimo governo conservatore per aver rivelato che comprava esattamente lo stesso pranzo ogni giorno: una baguette “Pret a Manger” con pollo e pancetta, una pentola di “super frutti” e un frullato super vitaminico. Un vero affronto per il cittadino medio, affezionato al ripieno con pancetta, lattuga e pomodoro, seguito da insalata di pollo e tonno con maionese.
Questione non solo culinaria
La questione però non è semplicemente culinaria e non è finita alla ribalta delle cronache per il valore simbolico e culturale di ciò che gli inglesi mettono in tavola. Dietro all’elogio o alla demonizzazione del tramezzino si nasconde in realtà una ragione ben più prosaica che riguarda, come sempre, l’economia. Il duello è proseguito a colpi di social, palcoscenico ormai privilegiato per gli scontri della politica anche in Oltremanica. Badenoch ha attaccato il primo ministro in un post, mettendo il dito nella piaga di una battaglia che è oggi fondamentale per i conservatori: “Il primo ministro ha il tempo di rispondere alle mie battute sul pranzo, ma non ha tempo per gli agricoltori che producono il nostro cibo”.
Le tradizioni
E neppure l’avvicinarsi delle feste serve a rasserenare un clima sempre più infuocato. Niente tregua neanche sulla scelta di come passare il tradizionale cenone e la serata in famiglia. Il leader dei conservatori ha attaccato ancora Starmer per aver detto che avrebbe potuto guardare “Love Actually” a Natale, a cui Badenoch preferisce invece il classico e muscolare “Die Hard”, un simbolo “culturale” di ogni destra planetaria. L’accusa al primo ministro britannico è di sognare un’Inghilterra sorridente, allegra e sdolcinata e di non curarsi di ciò che accade dentro e fuori i confini della nazione, soprattutto ai produttori del cibo made in UK. Che la neoleader Tory abbia scelto una strategia comunicativa che punta a dipingerla come la nuova Lady di ferro è ormai chiaro. Se questo basterà a ridestare un partito uscito tramortito dalle ultime politiche resta da vedere. Ma intanto è riuscita a rendere indigesto il pranzo ai laburisti.
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