La plastica pervade ogni nostra attività quotidiana. Il suo abuso o il suo utilizzo distorto fanno sì che sia diventato il rifiuto più insidioso e pericoloso. I rifiuti in plastica letteralmente ricoprono aree vastissime del Pianeta. La terraferma, gli oceani, le acque interne a partire dai Paesi in via di sviluppo ne sono pieni. Ma anche alle nostre latitudini è fondamentale sensibilizzare sull’inquinamento da plastica e contrastare le modalità scellerate di impiego e abbandono nell’ecosistema. Questi sono gli obiettivi che si pone una giovane – in tutti i sensi – organizzazione ambientalista nata solamente nel 2019 ma che ha già coinvolto oltre 260.000 volontari.

Quasi 5.500 gli appuntamenti di pulizia ambientale organizzati lungo tutto lo Stivale grazie a più di mille referenti: un impegno che ha permesso all’Italia di liberarsi di ben 3,5 milioni di chili di plastica e rifiuti non pericolosi dispersi nell’ambiente. Nel suo percorso di sensibilizzazione, Plastic Free Onlus ha coinvolto anche gli enti locali che rende protagonisti con il riconoscimento “Comune Plastic Free”. La terza edizione dell’iniziativa è stata presentata alla Camera dei Deputati qualche giorno fa, e ha visto ben 111 Amministrazioni superare la valutazione della associazione. Il comitato interno a Plastic Free ha vagliato, infatti, le centinaia di candidature dei comuni sulla base di una scheda composta da 23 parametri con 5 pilastri: lotta agli abbandoni illeciti, sensibilizzazione sul territorio, gestione dei rifiuti urbani, attività virtuose realizzate dall’Ente e collaborazione con i referenti e i volontari locali Plastic Free. I riconoscimenti a forma di tartaruga verranno consegnati alle Amministrazioni comunali in una cerimonia ufficiale che si terrà il prossimo 9 marzo presso il Teatro Carcano, a Milano.

“Dalla scorsa edizione registriamo quasi un raddoppio dei riconoscimenti, a riprova della sempre maggiore attenzione che le Amministrazioni comunali ripongono su questo premio – dichiara Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free Onlus – Ciò rappresenta un grande stimolo a fare sempre più azioni concrete per l’ambiente e le future generazioni e si è già tradotto, ad esempio, nelle tante ordinanze per contrastare il volo deliberato dei palloncini nonché in innumerevoli raccolte ed iniziative per fronteggiare l’inquinamento da plastica e l’eccessivo monouso. Continueremo nel sensibilizzare sempre più cittadini, anche grazie al coinvolgimento attivo – conclude – degli amministratori locali, determinante per avere un impatto importante sui diversi territori della nostra splendida Italia”.

Tra gli impegni richiesti alle Amministrazioni locali vi è il contrasto al rilascio deliberato dei palloncini in volo. I palloncini ci riportano ai bei ricordi dell’infanzia, ma senza toglierci il gusto di festeggiare possiamo adottare pratiche più attente. Oltre 80 Comuni hanno emesso un’apposita ordinanza, appoggiando la campagna lanciata da Plastic Free: utilizzati spesso in maniera inconsapevole e liberati in aria in ricorrenze, feste, funerali, i palloncini hanno un impatto negativo in gran parte ignorato. Anche quelli biodegradabili, visto il loro lungo tempo di degradazione, arrecano danni agli animali che li scambiano per cibo o ne rimangono intrappolati nei fili. Tutto ciò che va in cielo, inevitabilmente torna giù. Sono al terzo posto tra i rifiuti più pericolosi per foche, tartarughe e uccelli marini e costituiscono l’80 per cento dei rifiuti trovati all’interno dello stomaco delle tartarughe marine analizzata da una ricerca dell’Università di Wales Swansea.

Il divieto al volo deliberato dei palloncini è solo una delle proposte su cui Plastic Free, partendo proprio dal coinvolgimento dei Comuni dal basso, ha chiesto sostegno normativo alle forze parlamentari. Tra le altre richieste, presentate a Montecitorio la scorsa primavera, anche azioni concrete a salvaguardia dei fiumi con il controllo continuo, l’installazione delle barriere, la pulizia degli argini e la gestione dei rifiuti rimossi, costituendo un osservatorio nazionale che ne monitori lo stato e promuovendo la collaborazione tra Enti pubblici. Bisogna promuovere un sistema di tracciabilità lungo l’intera filiera degli pneumatici fino al consumatore. Le norme contro l’abbandono ci sono, ma vanno attuate davvero, e con severità. Tra le altre proposte, la rapida applicazione dei Criteri Ambientali Minimi per Eco-Eventi Plastic Free, con un riconoscimento ufficiale a livello ministeriale. E, infine, il contrasto all’abbandono dei mozziconi di sigaretta che, solo in Italia, vengono dispersi nell’ambiente in un numero pari a 14 miliardi ogni anno con le loro 4.000 sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e cancerogene.

“I Comuni, spesso con risorse limitate, si adoperano davvero tanto e i 111 riconoscimenti sono una testimonianza concreta della grande forza di volontà di cambiare in meglio – conclude Luca De Gaetano (Plastic Free Onlus) – Ma le azioni sul territorio acquisiscono ancora più forza quando sono affiancate dalle Istituzioni e, soprattutto, quando ci viene data la possibilità di fare proposte per creare o migliorare leggi. Attraverso i nostri referenti e i tantissimi volontari Plastic Free continueremo ad affiancare le Istituzioni fino al raggiungimento del risultato finale per la salvaguardia dell’ambiente, a beneficio del nostro Paese e del nostro Pianeta”.