Politica
Il sindaco di Bergamo Gori contro la Regione Lombardia: “Secretati dati per provincia sui morti per Coronavirus”
“Leggo che in Lombardia ieri ci sono stati 32 decessi per Covid. Non si sa però dove, in quale provincia, perché la Regione non comunica più i dati divisi. Da quando abbiamo segnalato che i decessi reali erano molti di più di quelli ‘ufficiali’, hanno secretato i dati per provincia”. L’attacco durissimo alla gestione dell’emergenza Covid-19 della Regione Lombardia del leghista Attilio Fontana arriva dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, la fascia tricolore del capoluogo di una provincia che ha visto pagare uno dei prezzi più alti in vite umane per la pandemia di Coronavirus.
Il sindaco Dem sferra una pesante accusa sulla trasparenza nella comunicazione dei dati, polemica cavalcata dal deputato Pd Maurizio Martina, anche lui bergamasco: “Mi associo alla richiesta del sindaco Gori, Regione Lombardia fornisca con grande trasparenza i dati dei decessi e dei guariti per ciascun territorio in modo preciso“, ex segretario del partito dopo le dimissioni di Renzi.
Leggo che in #Lombardia ieri ci sono stati 32 decessi per #Covid. Non si sa però dove, in quale provincia, perché la Regione non comunica + i dati divisi.
Da quando abbiamo segnalato che i decessi reali erano molti di + di quelli “ufficiali”, hanno secretato i dati per provincia.— Giorgio Gori (@giorgio_gori) June 11, 2020
In un secondo tweet Gori non molla la presa e spiega ancora: “Neppure i dati sui guariti vengono più comunicati, e sì che sarebbero importanti per capire che oggi le persone ammalate sono poche”, sottolinea il primo cittadino di Bergamo. Gori fa quindi un riferimento al recente cambio al vertice della sanità lombarda, con l’ingresso di Marco Trivelli come direttore generale della Sanità: “Spero Spero che il nuovo direttore generale della Sanità Marco Trivelli parta da qui, dai dati e dalla trasparenza”.
“Quanto scrive il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – la replica di Regione Lombardia in una nota -, non corrisponde al vero ed è privo di qualsiasi fondamento. La diffusione dei dati relativi al Coronavirus da parte di Regione Lombardia verso le autorità sanitarie e verso i mezzi di informazione non e’ cambiata e continua a essere la stessa”. “Sostenere, per alimentare la polemica politica e senza alcun riscontro veritiero, che la Regione ‘secreti’ i dati non fa onore a chi rappresenta le istituzioni”, conclude la Regione.
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