Il Giardino Segreto di Via Foria, Casa Tolentino e l’Orto Botanico sono le tre location della rassegna estiva della sala napoletana
Il Teatro Tram riparte: dal 9 luglio tre weekend di spettacoli all’aperto
Si rimette in moto il Teatro Tram di Napoli, la piccola sala in via Port’Alba fondata cinque anni fa da Mirko Di Martino, e lo fa con la nuova rassegna itinerante “Storie al verde” in tre dei più suggestivi giardini partenopei. Tre spettacoli diversi da godersi al fresco, muovendosi tra le storie raccontate di volta in volta da quattro attori, con la disponibilità di tre differenti orari (19.30 – 20.45 – 22.00). Ogni spettacolo si compone di 4 monologhi interpretati in punti diversi della location.
“A luglio il teatro a Napoli è al verde – spiega il direttore artistico del Tram Mirko Di Martino -: è il colore dei bellissimi giardini della città che diventeranno palcoscenico dei nostri spettacoli, ma il verde è, ironicamente, anche il colore delle tasche dei lavoratori dello spettacolo che, dopo la pandemia, si sono ritrovati tutti più poveri. Noi del TRAM, però, non ci siamo arresi e abbiamo ideato tre spettacoli itineranti in cui gli spettatori potranno ascoltare storie intriganti, divertenti e originali. Dal vino al mito, dalla storia all’attualità, dall’ironia alla riflessione: ci saranno tante occasioni per vivere tutte le emozioni del teatro in ambienti freschi e rilassanti”.
Si parte venerdì 9 luglio nel “Giardino Segreto” di via Foria dove, per due giorni (9 e 10 luglio) andrà in scena “Vino Stories”, testi e regia di Mirko Di Martino con Titti Nuzzolese, Nello Provenzano, Laura Pagliara e Diego Sommaripa: il pubblico sarà coinvolto in un’esperienza che attiverà non soltanto i cinque sensi, ma anche la memoria e l’immaginazione. Gli spettatori, infatti, incontreranno quattro personaggi simpatici e sorprendenti, teneri e fragili, alle prese con situazioni di vita quotidiana in cui il vino – anzi, i vini: ogni storia sarà legata a una sua tipologia – la farà da protagonista.
Sabato 17 e domenica 18 luglio, invece, ci si sposta nella splendida Casa Tolentino, (Gradini S. Nicola da Tolentino) con i quattro monologhi che raccontano “Indomite (Ind’o mit’)”, con la regia di Angela Rosa D’Auria e con Titti Nuzzolese, Germana Di Marino, Angela Bertamino e Dolores Gianoli. I testi di Maria Laura Amendola, Rosa Pascale, Marina Salvetti e Silvana Totàro racconteranno Euridice, Medusa, Persefone e Le Parche: quattro personaggi del mito riscritti da quattro autrici napoletane, quattro donne di oggi che reinterpretano quattro donne senza tempo, alla ricerca di una nuova identità.
L’esperimento “al verde” del teatro Tram si chiude martedì 27 e mercoledì 28 luglio nel giardino più imponente della città: l’Orto Botanico in via Foria, che farà da scenario a “Controvento”, testi e regia di Gennaro Esposito con Nello Provenzano, Angela Bertamino, Giuseppe Di Gennaro e Federica Flibotto. Storie di uomini e donne – da Giordano Bruno a Eleonora Pimentel Fonseca – che hanno sacrificato la loro vita alla ricerca di un ideale, finendo vittime del pregiudizio e dell’intolleranza.
PRIMO SPETTACOLO
VINO STORIES
Quattro pezzi alcolici
9 / 10 luglio 2021
Giardino Segreto, via Foria 216 Napoli
testi e regia di Mirko Di Martino
con Titti Nuzzolese, Nello Provenzano, Laura Pagliara, Diego Sommaripa
In un bicchiere di bianco o di rosso c’è sempre molto di più di ciò che appare: il sapore, il colore, l’aroma, sono tanto presenti quanto l’ amicizia, la gioia, e a volte la tristezza. Per ogni bicchiere di vino c’è una storia da narrare, ogni sorso è racconto e emozione, che è proprio la materia di cui è fatto il teatro. Il pubblico di “Vino stories” sarà coinvolto in un’esperienza che attiverà non soltanto i cinque sensi, ma anche la memoria e l’immaginazione. Gli spettatori incontreranno quattro personaggi simpatici e sorprendenti, teneri e fragili, alle prese con situazioni di vita quotidiana in cui il vino la farà da protagonista. Ogni storia sarà legata a una tipologia di vino: si partirà dall’aperitivo con il vino spumante, che sarà al centro di una storia effervescente con protagonista uno sciabolatore di spumante; si proseguirà con il vino bianco, servito al ristorante a una donna in difficoltà con gli abbinamenti: il terzo episodio ruoterà intorno al vino rosè e alle incertezze di un sommelier in terapia; il finale sarà ovviamente riservato al rosso corposo, grazie al quale una sposa in crisi ritroverà le sue certezze.
Primo monologo:“Sciabole e bollicine”
Un ex sciabolatore di champagne, rinchiuso in manicomio perché convinto di essere Napoleone, racconta al pubblico la storia del suo folgorante innamoramento per una donna e dei suoi tentativi per conquistarla, fino al fallimento finale che lo ha condotto alla pazzia.
Secondo monologo: “Abbinamenti”
La protagonista è una giovane donna seduta al tavolo di un rinomato ristorante. Lei racconta al pubblico le sue difficoltà nella scelta del vino e le ansie che ne derivano, trattandosi del primo appuntamento con l’uomo di cui è innamorata che, invece, appare essere un grande intenditore.
Terzo monologo: “Pietro 5.8”
Le ansie legate al vino sono al centro anche del terzo monologo, ma questa volta viste dalla parte di un sommelier che ha perso la capacità di riconoscere le qualità dei vini e si è recato da uno psicanalista per risolvere il problema, facilmente individuato nella madre astemia e ultra-cattolica.
Quarto monologo: “Le seconde nozze di Cana”
Una sposa, dopo aver visto andare in frantumi il giorno del suo matrimonio a causa di una tempesta improvvisa e di una insopportabile suocera, recupera un po’ di serenità grazie al sapore di un vino che aveva dimenticato.
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