Non una bella figura, come negarlo. Beatrice Lorenzin non ha fatto la migliore delle figure possibili con il suo tweet di cordoglio dopo la notizia della scomparsa dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo Luca Attanasio. Il diplomatico, 43 enne, è stato ucciso in un agguato al convoglio dello World Food Program con il quale stava viaggiando. Con lui è morto anche Vittorio Iacovacci, carabiniere. Ed è proprio su quest’ultimo che si è consumata la gaffe.

Il nome del militare non è stato diffuso immediatamente. Probabilmente per via delle verifiche o delle procedure di comunicazione alla famiglia. E sull’account di Beatrice Lorenzin, deputata, ex ministra alla Salute, è comparso questo tweet: “Mi stringio attorno alle famiglie dell’ambasciatore #LucaAttanasio e del Giovane carabiniere (metti il nome) morti nell’agguato In #Congo, mentre svolgevano una missione ONU. Cordoglio all’intera arma dei Carabinieri e a tutto il corpo diplomatico”.

Evidentemente un messaggio mandato di fretta, sul cellulare, letto in fretta e ricopiato male. Un errore del quale dovrà rispondere probabilmente il Social Media Manager sul quale si è scagliata l’ironia dei social. Non una bella figura, più che per il refuso iniziale (“stringio”) per quel “(metti il nome)”. Uno sbaglio figlio della fretta, della tempestività, della velocità al quale tutto il mondo della comunicazione, e in particolare quello della politica, è suscettibile in questi casi. Alzi la mano chi non sia incappato almeno una volta in una topica simile.

 

È però peggio del buco la pezza quando l’account cancella il post e ne pubblica un altro, omettendo il nome del 30enne carabiniere ucciso nell’attentato nella Repubblica Democratica del Congo. “Mi stringo attorno alle famiglie dell’ambasciatore #LucaAttanasio e del Giovane carabiniere morti nell’agguato In #Congo, mentre svolgevano una missione ONU. Cordoglio all’intera arma dei Carabinieri e a tutto il corpo diplomatico”. Neanche in questo caso l’ironia ha risparmiato l’account: “Beatrì persino Crimi l’ha trovato”; “Quindi il nome del carabiniere non sei riuscita a trovarlo eh”; “La rete non perdona. E sulla rete niente si cancella mai”.

Vito Califano

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