Le immagini
Il video dell’attacco in Congo dove sono stati uccisi l’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci
“Sono stati attaccati davanti e lateralmente“. E’ il racconto di Kambale Musavuli, portavoce dei “Friends of the Congo”, che sul suo profilo Facebook ha pubblicato alcuni video che sarebbero di poco successivi all’agguato testo alla delegazione Onu in Congo e che ha provocato la morto dell’ambasciatore italiano Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista congolese Mustapha Milamb.
I video sembrano attendibili perché girati vicino ai tre ripetitori telefonici dove è avvenuto effettivamente il tentativo di sequestro degenerato poi nel sangue.
Nelle immagini, diffuse sui social, si sentono spari in lontananza, alcune persone che urlano, altre si buttano a terra. C’è chi poi imbraccia un’arma e inizia a sparare in direzione della collinetta da dove provengono i colpi d’arma da fuoco
“Si sentono le persone che sembrano disperate poiché vengono attaccate da uomini armati” racconta Kambale Musavuli che poi spiega che gli “attacchi sono arrivati da davanti all’auto e al fianco”.
Secondo l’iniziale ricostruzione, “a circa 25 chilometri dalla città di Goma, la prima autovettura, sulla quale viaggiavano le vittime, è stata oggetto di colpi di arma da fuoco esplosi da un gruppo armato che avrebbe agito per rapinare il convoglio e/o sequestrare personale dell’Onu”. Dopo aver ucciso l’autista, sempre secondo la prima ricostruzione, gli assalitori “hanno aperto il fuoco sugli altri occupanti del veicolo; subito dopo hanno prelevato dal mezzo l’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci, presumibilmente al fine di rapirli e chiedere poi un riscatto in denaro”.
A quel punto, seguendo la ricostruzione dell’intelligence, un addetto alla sicurezza dell’Onu che viaggiava sulla seconda vettura (non colpita da proiettili) ha intavolato “una trattativa con gli assalitori, chiarendo lo status dei connazionali”.
Successivamente vi sarebbe stato uno scontro a fuoco tra gli assalitori ed elementi appartenenti alle forze Rangers ed all’Esercito congolese intervenuti dopo aver sentito i primi spari. Conflitto a fuoco dove hanno perso la vita i due italiani e il loro autista.
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