È evaso due mesi fa e si è nascosto tra i boschi dietro Dongo, sul lago di Como. Da allora Massimo Riella, 48 anni, condannato per una rapina con aggressione in danno di due anziani che abitano a breve distanza dalla natia Brenzio, ha fatto perdere le sue tracce. Sin da subito si è detto innocente. Il papà, Domenico Riella, che da 5 settimane non ha più sue notizie lancia l’appello: “Massimo piantala, presentati alle autorità. Non sei colpevole, ma se perseveri a scappare non ti crederà nessuno”.

La sua è una vicenda rocambolesca. Il 12 marzo Riella è riuscito a scappare durante il permesso per poter fare visita al cimitero alla tomba della mamma Agnese, appena morta, e del fratello Cristian, che perse la vita per un incidente in moto. Gli agenti gli avevano appena tolto le manette quando lui fuggì verso la fitta boscaglia. Nei primi giorni della fuga gli agenti riuscirono ad agganciarlo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Riella fuggì gettandosi in un dirupo mentre gli agenti lo inseguivano sparando in aria per convincerlo a fermarsi.

Il papà ipotizzò un omicidio o un ferimento. Approfondite ricerche non hanno permesso di rinvenire nessun corpo. E manco una traccia di sangue. Intanto alcune persone che abitano nella zona avrebbero garantito all’evaso protezione, cibo, vestiti, sigarette e anche un letto a rotazione per riposare. Fra loro, qualcuno s’era offerto quale staffetta per depositare a Brenzio dei pizzini, messaggi su foglietti nei quali Riella comunicava cosa gli servisse.

Ora il padre lancia l’appello al figlio, come riportato dal Corriere: “L’appello di un padre che non ne può più. La mossa di un padre che gioca l’unica carta possibile. E il mio appello è questo qui, poi lo diffonderò anche in televisione: ‘Ascolta Massimo, il film è finito. Fi-ni-to, d’accordo? C’è il primo tempo, il secondo tempo, dopodiché la gente si alza e va a casa sua. Arrenditi, consegnati, smettila una buona volta. Altrimenti non sarai più un mio figlio. Te lo giuro. Mai più. E ne ho perso già uno, di ragazzo, ho soltanto te…’”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.