L’india è uno dei paesi più popolosi del mondo ma la sua storia lascia ben sperare: nelle ultime settimane il numero di contagi da Coronavirus è crollato: nelle ultime 24 ore ci sono state solo 86 vittime e 10.974 nuovi positivi che su una popolazione di 1miliardo e 340 milioni di abitanti è un numero davvero esiguo. Che il paese abbia raggiunto l’immunità di gregge?
Nel paese orientale avevano destato grande preoccupazione i grandi numeri dei contagi con picchi di 97.895 casi in 24 ore. La vaccinazione di massa procede a rilento ma all’improvviso i contagi sono diminuiti drasticamente. Certezze scientifiche non ce ne sono ma gli esperti ritengono che nel Paese abbiano contratto il virus molti più dei dieci milioni e 700 mila contagiati ufficiali.
Secondo uno studio del Council of Medical Research indiano in via di pubblicazione, il 25% degli abitanti sarebbe stato finora infettato, 335 milioni. Con ogni probabilità, dicono gli scienziati, ciò significa che in alcune zone si è raggiunta o si è vicini a raggiungere l’immunità di gregge, cioè la quota di persone contagiate, con sintomi o meno, oltre la quale il virus va a spegnersi sbattendo contro un muro di individui immuni. Statistiche sui test sierologici indicano che a Delhi tra il 45 e il 50% degli abitanti è stato contagiato, a Mumbai il 57%, a Pune l’85%, a Kolkata più del 30%, nell’intero Karnataka, lo Stato di Bangalore, il 44%.
L’immunologo Satiajit Rath spiega che il fenomeno potrebbe avere diverse spiegazioni. Innanzitutto nelle sovraffollate città nei mesi scorsi il virus potrebbe aver circolato molto velocemente. Il Paese è molto povero e di smart working e rispetto delle distanze si è potuto tener poco conto. A questo si aggiunge che le norme igieniche sono scarsamente rispettate.
In più, la popolazione è molto giovane, il 50% ha meno di 25 anni e gli ultra 65enni sono solo il 6,5% del totale: probabilmente, molti sono stati infettati senza accorgersene. In India saranno effettuati il 60% delle dosi mondiali di vaccini ma la grande campagna vaccinale iniziata il 16 gennaio per il momento ha coinvolto solo parte dei sanitari. Quindi il calo dei contagi non dipende dai vaccini. Il caso dell’India potrebbe farci sperare che a un certo punto il virus si va affievolendo.