Cinque buste-bomba recapitate tra il 24 novembre e oggi, primo dicembre, ad obiettivi sensibili. È l’allarme che arriva dalla Spagna, dove sono in corso indagini sugli episodi che hanno visto coinvolti il ministero della Difesa, l’ambasciata ucraina di Madrid, l’azienda di armi Instalaza a Saragozza, la base militare di Torrejón de Ardoz (nella regione di Madrid) e persino il premier Pedro Sánchez.

Il primo ministro è stato oggetto della busta-bomba il 24 novembre scorso, quando i servizi di sicurezza della presidenza spagnola hanno intercettato e neutralizzato la busta contenente “materiale pirotecnico” destinata al premier. Dell’episodio è stato informato il tribunale dell’Audiencia Nacional, riferiscono i media iberici, che ha aperto un fascicolo sulle bombe-carta ricevute dagli altri quattro destinatari.

In un comunicato il Ministero dell’Interno spagnolo ha spiegato che la busta-bomba diretta al premier Sánchez è arrivata alla Moncloa, sede della presidenza, per posta ordinaria. L’ordigno è stato fatto detonare in maniera controllata. “In attesa dei risultati definitivi delle analisi che si stanno effettuando, la busta potrebbe contenere una sostanza simile a quella utilizzata nei fuochi d’artificio“, spiega la nota.

Sono in corso indagini per verificare se ci sia un collegamento tra le cinque buste, uguali tra loro e tutte contenenti “materiale pirotecnico”.

Della busta inviata al premier Sánchez è stata data notizia, quando altre due missive dello stesso tipo hanno raggiunto anche il ministero della Difesa e la base militare di Torrejón de Ardoz. Ieri una bomba-carta era esplosa nella sede diplomatica ucraina a Madrid, destinata all’ambasciatore Serhii Pohoreltsev. Nell’esplosione è rimasto lievemente ferito un impiegato dell’ambasciata, già tornato al suo posto di lavoro, secondo quanto detto ieri in tv da Pohoreltsev.

Oggi quindi altri due allarmi. Nella notte una nuova lettera contenente materiale pirotecnico è giunta alla base militare di Torrejón de Ardoz, stata intercettata dallo scanner di controllo di una delle strutture della base ed è ora analizzata dalla polizia: la busta era indirizzata a un centro per satelliti ospitato dalla base stessa.

Una quinta lettera stamane è stata intercettata dai servizi di sicurezza del Ministero della Difesa spagnolo, ed è stata fatta detonare in maniera controllata.

Per fare fronte all’allarme, il ministero dell’Interno ha deciso di rafforzare la sicurezza intorno agli edifici pubblici.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia