Gli incendi che stanno devastando l’isola di Corfù hanno costretto all’evacuazione di 2.500 persone durante la notte. Per motivi di sicurezza, residenti e turisti sono stati allontanati dalle aree vicine al fronte dell’incendio e trasferiti allo stadio Agios Markos e al Teatro Municipale di Corfù.

La triste notizia è che i roghi sarebbero di origine dolosa. Lo ha dichiarato il sindaco della zona nord dell’isola di Corfù, Giorgos Mahimaris. Le fiamme sono divampate contemporaneamente in tre diversi luoghi alle pendici del monte Pantokratoras.

Le autorità hanno evacuato 17 villaggi e la Guardia costiera ha portato in salvo 59 persone che si trovavano sulla spiaggia di Nisaki sulla costa nord-orientale dell’isola. I pomperi hanno lavorato per tutta la notte al fine di impedire che le fiamme raggiungessero le abitazioni. Anche a Rodi è stata diffusa un’ordinanza di evacuazione. Bruciano anche i boschi di Atene e vengono evacuati i campi estivi dei bambini.

L’operazione ha coinvolto navi della guardia costiera e anche imbarcazioni private. Domenica, hanno reso noto i vigili del fuoco, ci sono stati 64 nuovi incendi ma sono 82 in tutto quelli contro i quali si stanno battendo i pompieri in tutto il Paese. La Protezione civile greca intanto ha diramato l’allerta rossa in cinque regioni del Paese per il rischio estremo di incendi. Le zone interessate dall’allerta sono quelle dell’Attica, della Beozia, del Peloponneso, dell’Ilia occidentale e dell’Egeo meridionale.

Voli EasyJet per rimpatrio turisti britannici da Rodi

La compagnia aerea low cost EasyJet inizierà oggi a rimpatriare i turisti britannici che sono stati costretti a lasciare i loro hotel a Rodi a causa dei devastanti incendi che affliggono l’isola greca. La compagnia ha precisato che, oltre ai voli già programmati, opererà oggi due voli aggiuntivi, con una capacità di trasporto di 421 persone, mentre martedì invierà un altro aereo.

La compagnia aerea ha anche chiesto ai turisti sull’isola di contattare il personale della linea aerea all’aeroporto di Rodi, mentre le persone con viaggi programmati nei prossimi giorni dovrebbero continuare a controllare lo stato dei loro voli. Nel frattempo, un portavoce del Ministero degli Esteri britannico ha detto che un Rapid Deployment Team e’ arrivato a Rodi per aiutare i tour operator a riportare a casa gli inglesi.

La Farnesina: “Considerare altre soluzioni”

In questo momento l’isola di Rodi, la più grande del Dodecanneso, non è chiusa al traffico aereo, ma la situazione è sicuramente delicata proprio a causa dell’avanzare degli incendi. Il ministero degli Esteri italiano invita quindi, per quanto possibile, a “considerare una destinazione alternativa”, soprattutto per chi ancora non ha prenotato il soggiorno.

Redazione

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