Le fiamme in pochi minuti si sono diffuse nel campo rom di Gianturco fino a colpire la struttura dell’ex mercato ortofrutticolo. Tutto è iniziato intorno alle 17.20 del primo maggio e la colonna di fumo denso e nero era visibile da tutta la città. Tanti cittadini hanno segnalato che in pochi minuti l’aria era diventata irrespirabile. I Vigili del Fuoco hanno impiegato molte ore prima di riuscire a domare l’incendio intervenendo da più punti per evitare che continuasse ad espandersi. All’indomani del poderoso incendio ancora sale fumo dalla struttura e nella zona l’aria continua a essere irrespirabile.

Arpac è intervenuta ieri sera per valutare le conseguenze ambientali dell’incendio che nel corso del tardo pomeriggio è divampato all’interno del sito dell’ex mercato ortofrutticolo in zona Gianturco a Napoli. Fino a tarda sera, a incendio ancora in corso, i tecnici del dipartimento di Napoli hanno effettuato un sopralluogo per constatare, compatibilmente con le condizioni di sicurezza, le tipologie di materiale soggetto a combustione. “Sono stati identificati, tra l’altro, rifiuti da demolizioni edili, rifiuti in legno e plastica, bombole atte a contenere gpl – si legge nella nota dell’ Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania – Presso il sito dell’incendio è stato attivato anche un campionatore ad alto flusso per il monitoraggio delle diossine e dei furani dispersi in atmosfera”.

I primi risultati riguardo l’inquinamento dell’aria sembrano essere confortanti. “Una prima valutazione dei dati grezzi provenienti dalle stazioni fisse della rete di monitoraggio della qualità dell’aria che operano continuativamente nel corso dell’anno, in particolare quelli acquisiti dalla stazione fissa di Napoli-Piazza Garibaldi e da quella che si trova presso via Argine, limitatamente ai parametri monitorati, non evidenzia variazioni significative che siano riconducibili all’incendio”, continua la nota dell’Arpac.

Per integrare il monitoraggio della qualità dell’aria nel territorio interessato dall’incendio e verificare che i livelli di concentrazione delle varie sostanze a cui sono esposti i cittadini, monitorati secondo la normativa vigente, rientrino entro i limiti di legge, oggi è stato attivato anche un laboratorio mobile posizionato nei pressi del Centro direzionale di Napoli. “Gli ulteriori risultati delle indagini in corso verranno diffusi non appena disponibili”, conclude l’Arpac.

Intanto una parte dei Rom che occupavano il campo di Gianturco, semidistrutto dall’ Incendio scoppiato nel pomeriggio di ieri, 50 persone, sono state sistemate dal Comune di Napoli nella ex scuola media “Grazia Deledda“. “Si tratta – ha detto l’Assessore alle politiche sociali Luca Trapanese, come riportato dall’Ansa – di una prima risposta di emergenza per i soggetti più fragili, nuclei familiari con anziani, minori e pazienti oncologici ai quali abbiamo offerto posti letto e pasti”. Altri 80 occupanti delle baracche distrutte dalle fiamme sono invece ancora da collocare, e stanno cercando di recuperare oggetti personali e suppellettili che si sono salvate dalle fiamme. Nel pomeriggio è prevista una nuova riunione con l’ assessorato alle Politiche sociali, la Protezione Civile, gli Assessorati alla Sicurezza, all’Urbanistica e con i Gesuiti per valutare la collocazione degli altri occupanti del campo”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.