L’incendio è durato diverse ore, in corso la bonifica
Incendio Roma, le fiamme partite da campo abbandonato: “Avviata indagine, non si esclude nessuna ipotesi”
Il vasto incendio nella Capitale è divampato intorno alle 16.30 di sabato 9 luglio. In pochi minuti da tutta la città si vedeva un’enorme nube era fittissima di fumo e l’aria è presto diventata irrespirabile. Ore di panico e disagi per gli abitanti di Cinecittà Est e Centocelle. Le fiamme hanno preso uno spazio erboso che fino al alcuni anni fa ospitava le baracche del campo nomadi Casilina 900, poi sgomberato e abbandonato. Poi il vento ha sparso le fiamme arrivando a colpire alcuni autodemolitori nella zona di via Palmiro Togliatti.
Come riportato dall’Ansa, la Procura di Roma non esclude alcuna pista. I magistrati di piazzale Clodio hanno formalmente avviato una indagine alla luce anche delle informative trasmesse dalle forze dell’ordine. Al momento chi indaga “non può escludere nulla” anche se, in base a quanto si apprende, è troppo presto per ipotizzare moventi mafiosi. Nelle scorse settimane i pm capitolini hanno avviato singoli fascicoli sui quattro maxiroghi che hanno interessato Roma nelle ultime settimane.
Dopo una notte di lavoro delle squadre di vigili del fuoco l’incendio è tornato sotto controllo. Le fiamme hanno interessato una vasta zona nella vegetazione tra via Togliatti, via Casilina, via dei Romanisti, via Fadda, nella zona di Centocelle. Sono 50 i vigili del fuoco che stanno ancora operando, 20 gli automezzi impiegati, anche il mezzo speciale Dragon fatto arrivare dall’aeroporto di Fiumicino. Continua l’opera di smassamento, bonifica e raffreddamento dei materiali stoccati nelle attività di autodemolizioni, anche con l’impiego di escavatori.
Sono tornate nelle loro abitazioni nel corso della notte le persone evacuate precauzionalmente. Molte persone sono scese in strada per osservare le operazioni di bonifica. “Le fiamme sono divampate dalle sterpaglie a ridosso di via Casilina e si sono propagate verso gli sfasciacarrozze”, raccontano al Corriere della Sera gli abitanti ancora sconvolti dopo una notte trascorsa alla finestra con il timore di essere evacuati ancora una volta. Per evitare che qualcuno potesse rimanere bloccato nei palazzi dove, come in via Carlo Fadda, centinaia di persone sono state fatte allontanare perché il rogo aveva raggiunto le tende dei balconi.
Ha ancora riflessi sulla circolazione il grosso incendio. Resta chiusa- informano i vigili del fuoco- via Palmiro Togliatti tra via Casilina e via Fadda per consentire il movimento dei mezzi di soccorso, con la speranza che presto vengano riaperte, prima dell’ora di punta del lunedì.
Ma il panico è stato grande. Alcuni giornalisti e cineoperatori che stavano riprendendo ieri le fasi dell’Incendio che ha riguardato alcuni autodemolitori a Roma sono stati aggrediti. “Andate via o vi ammazzo. Vi sfasciamo tutto, che fate state riprendendo? Volete fare dei servizi?”, le minacce, riprese anche in un video, rivolte ai cronisti da alcune persone nei pressi delle strutture andate a fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri per tentare di riportare la calma.
#Roma, le impressionanti immagini dell’#incendio di ieri sera a #Centocelle.
Realizzate con i droni dei #vigilidelfuoco, hanno consentito la rapida mappatura delle aree coinvolte per una gestione efficace dei soccorsi #10luglio #incendioroma https://t.co/u1djiZJ1QQ pic.twitter.com/b7raSuUNkF— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) July 10, 2022
A Roma infiamma la polemica e in tanti chiedono al sindaco maggiori interventi per smorzare la scia di roghi che si sta abbattendo sulla città con l’arrivo del caldo torrido. “Ora per gli autodemolitori è arrivato il momento di prendere una decisione, per lo spostamento. Il problema lì c’è perchè per tanti anni c’è stato un rimpallo di competenza tra la Regione e il Comune, ha detto all’Ansa, il presidente del Municipio V, Mauro Caliste. “Ci sono autodemolitori regolari e non regolari. Quindi bisogna trovare un posto dove spostarli perchè sicuramente è un’attività indispensabile in una città come Roma però è chiaro che non possono stare all’interno della città…. poi stavano proprio in un parco, un parco archeologico come quello di Centocelle”, ha spiegato il presidente Caliste, ribadendo: “Adesso è arrivato assolutamente il momento di trovare una nuova collocazione per questi autodemolitori. Ne ho parlato anche con il sindaco Gualtieri – ha detto – . Una parte sono stati distrutti dal fuoco quindi ora bisogna affrontare il tema e la Regione e il Comune devono trovare una soluzione”.
Caliste ha inoltre aggiunto: “Visto che in bilancio sono stati messi i soldi per fare i lavori al Parco di Centocelle bisogna iniziare anche con la bonifica. Quanto è successo dobbiamo utilizzarlo al meglio e positivamente: questo deve essere un punto di partenza per fare quello che non si è fatto in tanti tanti anni”. L’Incendio ora è stato domato: “Qualche piccolo focolaio ma è tutto sotto controllo. La buona notizia è che il pericolo è scampato ma poteva andare molto peggio – ha sottolineato Caliste – Siamo stati fortunati che abbiamo tagliato l’erba al parco giorni prima. La parte del parco archeologico si è salvata fortunatamente” e bisogna ringraziare “i vigili del fuoco e i volontari che hanno fatto un grandissimo lavoro, altrimenti poteva succedere anche una disgrazia”, ha ripetuto il presidente annunciando che “domani l’Arpa darà i primi risultati del primo campionamento” per la qualità dell’aria.
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