Il fondatore dei 5 Stelle nel mirino
Inchiesta Grillo-Moby, il pressing di Beppe per Onorato nelle chat coi ‘big’ grillini: “Possiamo intervenire?”
Ci sono big del Movimento 5 Stelle come l’allora ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli e il suo vice Stefano Buffagni, oltre a Danilo Toninelli (non indagati, ndr), nelle chat e nelle carte dei pm di Milano che indagano su Beppe Grillo e i suoi rapporti con la Moby, la compagnia marittima dell’armatore Vincenzo Onorato.
Le attenzione dei magistrati su Grillo, indagato per traffico di influenze, sono rivolte in particolare al contratto di collaborazione stipulato tra il suo blog e la Moby per i contenuti redazionali pubblicati sul sito.
Il contratto con Moby
Un contratto per due anni da 240mila euro totali da pagare in dieci rate mensili da 10 mila euro da accreditare presso la filiale di Nervi della banca Passadore. Secondo i pm titolari dell’inchiesta, il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e la pm Cristiana Roveda, un accordo economicamente senza senso: troppo esoso, dato che sul blog doveva uscire un articolo al mese.
Non solo. Alla fine i contenuti usciti sul blog, scrive Il Fatto Quotidiano, sono stati solo quattro in due anni. Da qui l’accusa nei confronti del garante e cofondatore del Movimento 5 Stelle, durante la stesura del contratto “Grillo ha ricevuto da Onorato richieste di interventi a favore di Moby che ha veicolato a parlamentari in carica appartenenti” al suo “movimento politico, trasferendo al privato le risposte della parte politica o i contatti diretti con quest’ultima”.
L’impegno di Grillo per Tirrenia
L’ex comico firma anche un articolo sul blog che tratta di temi sensibili per Moby, ovvero la legge sugli sugli sgravi fiscali per i marittimi. “Siamo un popolo di navigatori, disoccupati”, è il titolo dell’articolo pubblicato sul sito, e all’interno si leggeva: “Onorato si sta battendo anima e cuore per salvaguardare i diritti dei nostri marittimi”.
In realtà nel 2019 un dirigente della compagnia di navigazione scrive all’armatore Onorato per chiedere di riconsiderare il contratto col blog di Grillo, considerato troppo oneroso. Per il numero uno di Moby però non si può tornare indietro: “Procedi con il rinnovo, è importante”.
Le chat con gli eletti
Tra le carte ci sono anche le chat in cui Beppe Grillo parla con gli eletti del Movimento 5 Stelle del settore navigazione. A rivelare alcuni di questi messaggi è Repubblica, chat risalenti al lockdown del 2020, il periodo di crisi maggiore per il settore marittimo.
“Dobbiamo fare qualcosa per il settore”, “Il gruppo Tirrenia sta fallendo, possiamo intervenire?”, scrive Grillo ai suoi chiedendo un impegno a favore della compagnie di navigazione.
Effettivamente nel marzo 2020 si svolge una conferenza tra i commissari di Tirrenia, i vertici di Tirrenia Cin, la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli (che sostituisce Toninelli) e Patuanelli.
Il tema è il blocco dell’operatività delle navi e dopo 24 ore spunta la soluzione, scrive ancora Repubblica: lo sblocco della liquidità sequestrata a Tirrenia (cioè a Onorato). Che pubblicherà una nota per ringraziare i commissari, il Mit e il Mise per aver favorito la conclusione dell’accordo.
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