Blinken, ultimatum alla Cina: “Basta aiutare la Russia o reagiremo, pronte sanzioni”

Cina e Stati Uniti dovrebbero essere “partner, non rivali”. A dirlo è stato oggi il presidente cinese Xi Jinping durante un incontro con il segretario di Stato Usa Antony Blinken, secondo quanto riportato dai media statali cinesi. Il diplomatico americano è in viaggio in Cina e dopo il ministro degli Esteri, ha tenuto un faccia a faccia con il leader di Pechino.

Incontro tra Xi Jinping e Blinken, i rapporti tra Stati Uniti e Cina

Le relazioni tra Stati Uniti e Cina sono state ovviamente al centro dell’incontro e dell’intero viaggio di Blinken a Pechino. Secondo l’emittente statale Cctv, Xi avrebbe detto a Blinken: “I due paesi dovrebbero essere partner, non rivali. Ci sono ancora una serie di questioni che devono essere risolte e c’è spazio per ulteriori sforzi”. Il presidente cinese avrebbe espresso un auspicio al segretario americano: “Ci auguriamo che anche gli Stati Uniti possano avere una visione positiva dello sviluppo della Cina”. “Quando questo problema fondamentale sarà risolto… le relazioni potranno davvero stabilizzarsi, migliorare e andare avanti”, ha aggiunto Xi.

Incontro tra Blinken e il ministro Wang Yi

Subito prima di vedere il presidente cinese, Blinken ha avuto un vertice con il suo omologo Wang Yi. Un incontro impegnativo, durato più di cinque ore e mezza, ma che lo stesso capo della diplomazia americana ha definito “approfondito e costruttivo”. Il ministro cinese ha avvertito gli Stati Uniti degli ostacoli ai rapporti tra le due superpotenze, così come dei passi in avanti, in particolare dopo il vertice dei presidenti Biden e Xi a San Francisco lo scorso novembre, dopo il quale le relazioni stavano “cominciando a stabilizzarsi” con dialogo e cooperazione: “Questo è accolto con favore dai nostri due popoli e dalla comunità internazionale. Ma allo stesso tempo i fattori negativi nella relazione sono ancora in aumento e in costruzione e la relazione sta affrontando ogni tipo di ostacolo”.

Wang Yi ha proseguito: “I legittimi diritti di sviluppo della Cina sono stati irragionevolmente soppressi e i nostri interessi fondamentali stanno affrontando sfide”. “La Cina e gli Stati Uniti dovrebbero mantenere la giusta direzione per andare avanti con stabilità o tornare a una spirale discendente? Questo è un tema importante per i nostri due Paesi, che mette alla prova la nostra sincerità e capacità”, ha aggiunto Wang, che poi ha avvisato gli Usa “di non calpestare le linee rosse della Cina sulla sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo della Cina”.

Blinken in Cina

Affondo Blinken: “Cina smetta di aiutare Russia o agiremo”

Nelle ore successive all’incontro, Blinken ha avvertito, parlando alla Bbc a Pechino, che gli Stati Uniti agiranno se la Cina non smetterà di fornire alla Russia i mezzi utilizzati nella sua offensiva in Ucraina. Pechino “sta aiutando la Russia a perpetuare la sua aggressione contro l’Ucraina, ma sta anche creando una minaccia crescente per l’Europa”, ha sottolineato il segretario di Stato americano aggiungendo che “contribuisce ad alimentare la più grande minaccia all’insicurezza dell’Europa dalla fine della Guerra Fredda”.

Alla Cnn, Blinken è entrato nei dettagli sottolineando che nel suo incontro ha sollevato preoccupazioni sul sostegno della Cina alla base industriale della difesa russa, in particolare per la produzione di carri armati. “Ciò che abbiamo detto alla Cina è questo: intraprenderemo le azioni che abbiamo già intrapreso e, se ciò non si ferma, dovremo intraprendere ulteriori azioni e potete anche anticiparlo lo faranno (anche altri paesi)”, ha detto Blinken, aggiungendo di aver sollevato la questione sia al ministro degli Esteri Wang Yi che al presidente cinese Xi, dicendosi pronto a sanzionare oltre 100 entità e individui cinesi se il sostegno a Mosca continuerà.

Blinken: “Prove tentativo Cina influenzare elezioni”

Blinken – sempre alla Cnn – ha poi detto che gli Stati Uniti hanno le prove del tentativo di Pechino di “influenzare” e “interferire” con le imminenti elezioni di novembre in Usa. Il segretario di Stato ha inoltre ricordato il messaggio che il presidente Biden aveva consegnato a Xi durante il summit a San Francisco, a novembre, quando gli aveva detto di non intromettersi nelle elezioni presidenziali. Xi aveva risposto di non averlo mai fatto. “Noi – ha invece spiegato Blinken – abbiamo visto, parlando in generale, prove dei tentativi di influenzare e presumibilmente interferire, e vogliamo assicurarci che tutto questo il prima possibile non succeda più”.