L’incrociatore Varyag starebbe facendo rotta verso l’Adriatico. Corre la notizia: si trova al largo della Puglia, si legge, grazie alle rilevazioni di ItaMilRadar, il più importante sito per il monitoraggio dei movimenti di aerei militari in Italia e nel Mar Mediterraneo. Ad accompagnare l’imbarcazione definita gemella del Moskva, l’imponente incrociatore affondato al largo di Odessa, ci sarebbe il caccia “Ammiraglio Tributs” che con la sua scorta fornisce protezione anti-aerea e anti-sottomarini.
Secondo il monitoraggio del sito The Shipyard l’incrociatore tre giorni fa era poco distante da Santa Maria di Leuca, a circa duecento miglia da Taranto, la principale base della Marina italiana. Per ItaMilRadar un velivolo da sorveglianza marittima dell’Alleanza Atlantica ha effettuato diversi voli circolari a ovest dell’isola di Zacinto, nella stessa area dove si stava dirigendo l’incrociatore. E nelle stesse acque dello Ionio si troverebbe anche la portaerei americana a propulsione nucleare della U.S. Navy “Truman”.
Il Varyag è un incrociatore di classe Slava come il Moskva, una delle unità più potenti dispiegate nel Mediterraneo con l’incrociatore Ustinov. I movimenti della flotta del Cremlino, soprattutto in questo periodo, vengono interpretati da diversi osservatori e analisti come l’ennesima sfida all’Occidente. Le navi russe nel Mediterraneo compiono manovre e spostamenti con sottomarini, caccia e fregate fino al Canale di Sicilia e alle soglie del Golfo di Taranto. Sarebbero sette navi principali e due sottomarini di attacco che si muovono dalla base di Tartous in Siria.
Al momento, precisiamo, non esiste alcun tipo di minaccia. Tutte le esercitazioni e gli spostamenti, anche quelli nel Mar Baltico o nell’Oceano Pacifico, assumono però in questo periodo un significato diverso, non certo rassicurante considerate le ostilità che continuano in Ucraina dopo l’invasione russa lanciata da Vladimir Putin lo scorso 24 febbraio. La Nato ha appena lanciato l’esercitazione annuale Baltops, alla 51esima edizione, con la partecipazione dei 14 paesi membri dell’Alleanza più Svezia e Finlandia che hanno formalizzato recentemente la richiesta di adesione.