La notizia è arrivata nella prima mattinata, a seguito del ritrovamento dell’elicottero nella notte. Ebrahim Raisi, 64 anni, ottavo presidente dell’Iran eletto nel 2021, è morto nel terribile incidente aereo, avvenuto ieri attorno alle 13:30, ora locale vicino a Jolfa, città al confine con l’Azerbaigian, a circa 600 chilometria nord-ovest di Teheran. Il veivolo è stato ritorvato completamente carbonizzato sulla strada per il villaggio iraniano di Khoilar-Kalam, come spiegato dal capo della Mezzaluna rossa locale Pir Hossein Koolivand. Tra i passeggeri anche il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian, il governatore della provincia dell’Azerbaigian orientale Malek Rahmati e il leader della preghiera di Tabriz del venerdì Mohammadali Al-Hashem. L’incidente è avvenuto intorno alle 13:30 di ieri, ora locale.

Il tragico atterraggio, con l’elicottero costruito negli USA alla fine degli anni ’60, “caduto e sparito nella vegetazione”  si sarebbe verificato in alta montagna e a causa di condizioni meteorologiche avverse dopo che Raisi aveva visitato il fiume Aras al confine con la Repubblica dell’Azerbaigian per inaugurare una raffineria insieme al presidente azero Ilham Aliyev. I corpi sono stati ufficialmente identificati alle prime luci del mattino e trasferiti a Tabriz, dove domani si terreno i funerali, mentre il governo iraniano ha convocato oggi un “incontro urgente”. Anche Hamas ha espresso “sincere condoglianze, profonda simpatia e solidarietà” all’Iran per la morte del presidente Ebrahim Raisi, e degli altri passeggeri coinvolti: “hanno avuto un lungo percorso per il rinascimento dell’Iran, e posizioni onorevoli a sostegno della nostra causa palestinese, e della legittima lotta del nostro popolo contro l’entità sionista”.

Mohammad Mokhber presidente ad interim

“Si tratta – secondo quanto riferito dalla presidente del Consiglio nazionale della resistenza iraniana (CNRI), Maryam Rajavi -, di un un ‘colpo monumentale0 per il regime islamico iraniano, che provocherà una serie di crisi all’interno dell’esecutivo”. Nel suo comunicato Rajavi ha continuato a descrivere la caduta dell’elicottero come “un colpo strategico monumentale e irreparabile per il leader supremo dei mullah, Ali Khamenei, e per l’intero regime, noto per le sue esecuzioni e massacri”. Intanto, il leader supremo dell’Iran Khamenei ha nominato il primo vicepresidente Mohammad Mokhber presidente ad interim, annunciando nel messaggio anche cinque giorni di lutto nazionale.

Israele: “Non siamo coinvolti”

Israele secondo quanto riferisce il sito Ynet fa sapere attraverso alti funzionari a Gerusalemme di non avere nulla a che fare con l’incidente, che, secondo i rapporti, è stato causato dalle dure condizioni meteorologiche. I funzionari hanno aggiunto che l’eventuale morte di Raisi e del suo ministro degli Esteri Hossein Amir Abdullahian “non dovrebbe avere alcuna conseguenza per lo stato ebraico, né per la politica della Repubblica islamica”.

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Redazione

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