Un attacco annunciato con gli Stati Uniti avvertiti preventivamente. Israele bombarda l’Iran nella notte a cavallo tra il 25 e 26 ottobre e lo fa puntando ad una serie di siti militari, in risposta ai missili lanciati ad inizio ottobre dall’Iran dopo l’uccisione a Beirut di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah. Non sono stati presi di mira, così come chiesto dagli Usa, gli impianti nucleari e le installazioni petrolifere. Una guerra di rappresaglia, di avvertimenti, di iniziative oltre confine per per “autodifesa”. La tensione continua a crescere in Medio Oriente, a poco più di un anno dall’inizio delle ostilità dopo le stragi del 7 ottobre compiute da Hamas (la cui organizzazione militare è stata quasi del tutto smantellata dall’Idf).
Attacco telefonato, propaganda Iran: “Vi umilieremo”
Tornando all’attacco ‘telefonato‘ israeliano, le esplosioni sono state udite anche nella capitale Teheran, le autorità iraniane hanno provato a minimizzare l’accaduto, affermando che i raid hanno causato solamente “danni limitati” e che ci sarà una immediata quanto letale risposta: “Il potere iraniano umilierà i nostri nemici”. Parole che sanno di propaganda quelle del regime di Teheran che, forse, inizia a vedere la sua fine.
Iran: “Due soldati uccisi da attacco”
L’attacco dell’esercito israeliano, con Bibi Netanyahu in cabina di regia, è durato alcune ore e si è concluso poco prima dell’alba a Teheran. Per l’Idf sono stati presi di mira “impianti di fabbricazione di armi utilizzati per produrre i missili che l’Iran ha lanciato contro lo Stato di Israele nell’ultimo anno”. L’esercito israeliano, che non ha ancora fornito una valutazione dei danni, ha spiegato di aver colpito missili terra-aria e “ulteriori capacità aeree iraniane”. Israele non ha fornito una valutazione iniziale dei danni. L’Iran in mattinata ha fatto sapere che sono due i soldati che hanno perso la vita nel corso dell’attacco nemico.
“Il regime iraniano e i suoi proxy nella regione hanno attaccato Israele senza sosta dal 7 ottobre, compresi raid diretti dal suolo iraniano”, ha affermato il portavoce militare israeliano, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una dichiarazione video. “Come ogni altro Paese sovrano nel mondo, lo Stato di Israele ha il diritto e il dovere di rispondere”. Sul versante opposto, l’esercito iraniano ha dichiarato che gli attacchi hanno preso di mira basi militari nelle province di Ilam, Khuzestan e Teheran e hanno causato “danni limitati”.
Diplomazia sterile, condanna Arabia Saudita. Tajani: “Connazionali avvertiti”
Durante e dopo gli attacchi, riparte la sterile azione diplomatica dell’Occidente, a partire dagli Stati Uniti che hanno messo in guardia da ulteriori ritorsioni, indicando che gli attacchi notturni dovrebbero porre fine allo scambio diretto di fuoco tra Israele e Iran. Iran che ha chiuso lo spazio aereo del Paese nella notte e i dati di tracciamento dei voli analizzati dall’Associated Press hanno mostrato che le compagnie aeree commerciali hanno abbandonato i cieli sopra l’Iran, l’Iraq, la Siria e il Libano. I voli sono poi ripresi nelle prime ore della mattinata.
“Se il regime iraniano dovesse commettere l’errore di iniziare una nuova escalation, saremo obbligati a rispondere”, ha avvertito ancora il portavoce dell’esercito israeliano. Un funzionario della Casa Bianca ha sottolineato che gli Stati Uniti non hanno avuto alcun coinvolgimento nell’attacco. L’operazione, ha aggiunto, “è stata ampia, mirata e precisa”. Anche il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha parlato con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, in merito agli attacchi. Austin ha ribadito che gli Stati Uniti sono impegnati per la sicurezza del loro alleato e che Israele ha il diritto di difendersi, anche se Washington è determinata a prevenire l’espansione del conflitto.
Crosetto: “Iran non risponderà ma ora cessate fuoco a Gaza”
Sulla vicenda è intervenuto anche Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano che ha rassicurato sulle condizioni dei “nostri connazionali” che si trovano in Iran, tutti “erano stati avvertiti“. L’attacco israeliano sferrato nella notte contro siti militari iraniani è stata ”una reazione all’attacco dell’Iran del primo ottobre” ed ”era previsto e prevedibile” spiega Tajani che dice di essere ”convinto che non ci sarà una reazione da parte iraniana”. Intervenuto a Rainews24, il ministro della Difesa Guido Crosetto commenta: “Non credo che ci sarà risposta dell’Iran ma è necessario un totale cessate il fuoco a Gaza”.
A condannare l’attacco è invece l’Arabia Saudita che prima del 7 ottobre era prossima a firmare con Israele il “patto di Abramo”. Per il governo saudita l’attacco all’Iran viene visto come una “violazione della sua sovranità” e delle leggi internazionali, ed ha esortato tutte le parti a esercitare la massima moderazione, invitando la comunità internazionale a prendere provvedimenti per la de-escalation e la fine dei conflitti nella regione.