Dopo ore convulse, conferme e smentite, è stato il diretto interessato a dare l’annuncio: Raffaele La Regina abbandona la corsa elettorale nel collegio della Basilicata. Il giovane candidato del Partito Democratico ha fatto un passo indietro dopo le polemiche provocate da alcuni vecchi post sui social in cui il 29enne, piazzato come capolista dal partito in Basilicata, attaccava così lo Stato di Israele: “In cosa credete di più: legittimità dello Stato di Israele, alieni o al mollicato di Mauairedd? E perché proprio al mollicato?”.

Rinuncio alla mia candidatura perché il Pd viene prima di tutto e perché questa campagna elettorale è troppo importante per essere inquinata in questo modo”, ha scritto su Twitter La Regina, segretario regionale del partito ed ex assistente di Peppe Provenzano al Ministero per il Sud, annunciando il passo indietro. 

Una presa di posizione che ha fatto chiarezza dopo ore di indecisione. Nella notte il sito online @ultimora_pol scriveva infatti di La Regina che “annuncia un passo indietro”. Poco dopo le dieci del mattino La Regina, che nella serata di venerdì aveva chiuso il proprio profilo Twitter ai non followers, aveva riaperto  improvvisamente la sua pagina per annunciare: «Nessun passo indietro, stiamo lavorando alla campagna elettorale con passione e determinazione. La vicenda di ieri si è chiusa con le mie scuse, la destra vorrebbe tenerla aperta. Come detto al PD, giovani e Sud saranno il motore della crescita del Paese. Andiamo avanti”.

Invece nel volgere di poche ore l’ennesimo colpo di scena e l’annuncio della rinuncia alla candidatura. Almeno ufficialmente dal Nazareno erano arrivate parole di sostegno a La Regina dopo le scuse del candidato: “La posizione del partito su Israele è nota. I due tweet e il meme di La Regina”, aveva precisato Enrico Letta, risalgono “a quando non era candidato del Pd e non lo rappresentava, non rispecchiano in alcun modo il lavoro e le prese di posizione del Partito democratico di questi anni, schierato a difesa del diritto a esistere dello Stato di Israele, della sua sicurezza e del percorso di pace”.

Probabilmente però le altre opinioni controverse emerse dall’analisi dei profili social di La Regina, dalla contrarietà alla Tap al ‘no Expo’, fino ad altre parole d’odio verso Israele, hanno spinto il Partito Democratico e La Regina a fare un passo indietro.

La candidatura blindata del 29enne, saltata a un mese dal voto, permette tra l’altro a Letta di utilizzare quello ‘slot’ per premiare un membro del governo uscente che era stato piazzato dal Nazareno in una posizione che non avrebbe garantito la rielezione. È il caso di Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei, a cui Letta ha chiesto di correre come capolista in Basilicata alla Camera per la lista Italia democratica e progressista.

Enrico letta mi ha chiesto di correre come capolista alla camera in Basilicata dopo la rinuncia di Raffaele La Regina. Come sempre, la mia candidatura è al servizio della nostra comunità. Grazie Raffaele, hai dimostrato amore per il Pd. Adesso facciamo vincere il sud. Uniti“, la risposta arriva via Twitter da Enzo Amendola, che ha dunque ‘aderito’ all’invito del segretario Dem.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia