La riunione d'urgenza del CdM
L’Italia concede la cittadinanza ad Indi Gregory salvandole la vita: l’ultimo tentativo al Bambino Gesù
Tempestiva la decisione del Consiglio dei Ministri: alla bimba inglese, affetta da una rara malattia mitocondriale, sarebbero stati staccati i supporti vitali alle 15 di oggi

Da quando è nata, Indi Gregory lotta per la vita e la sua battaglia sta diventando un caso mondiale.
La bimba inglese di otto mesi, affetta da una rara malattia mitocondriale, dal suo primo giorno è ricoverata nell’unità di terapia intensiva pediatrica del Queen’s Medical Center di Nottingham. Un caso clinico complesso, impossibile da curare secondo l’opinione dei medici britannici, arresisi davanti alla mancanza di opzioni terapeutiche. In assenza di progressi è arrivato il verdetto del giudice Robert Peel, che prendendo in considerazione i report sanitari, ha stabilito che è nel “migliore interesse” della bambina staccare i supporti vitali alle ore 15 di oggi.
La soluzione al Bambino Gesù
A non perdere mai la speranza, i genitori che in Italia hanno trovato una possibilità per Indi nell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che ha a sua volta confermato la disponibilità ad accogliere e curare la piccola: l’ultimo tentativo per tenerla in vita. La struttura aveva già provato in passato ad accogliere altri due bimbi inglesi, ma la giustizia britannica aveva sempre negato la possibilità di trasferimento. Un blocco burocratico superabile soltanto attraverso la concessione di una nuova cittadinanza.
Così quest’oggi Consiglio dei ministri si è riunito in un’urgente sessione alle 14:15 per concedere il passaporto italiano alla neonata inglese sulla base dell’articolo 9 comma 2 della legge 5 febbraio 1992, n. 91, “in considerazione dell’eccezionale interesse per la comunità nazionale ad assicurare al minore ulteriori sviluppi terapeutici”. Un passo necessario affinché possa essere ammessa al trattamento ed annullare lo spegnimento dei macchinari. Per Indi, che risponde a stimoli, piange, muove le braccia, osserva e sorride, l’ultima speranza sarà a Roma.
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