La staffetta 4×100 misti di nuoto maschile regala all’Italia una nuova medaglia di Bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il team azzurro composto da Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso e Alessandro Miressi ha chiuso infatti in terza posizione dietro Gran Bretagna e gli inavvicinabili Stati Uniti, che hanno conquistato oro e nuovo record del mondo. 

 “Siamo al settimo cielo”: è la felicità di Thomas Ceccon, Nicolo Martinenghi, Federico Burdisso, Alessandro Miressi dopo la medaglia. Durante la prima intervista con RaiSport, gli azzurri hanno sventolato la bandiera tricolore. “Nel nostro gruppo c’è grande unione: sapevamo che le prime due (Usa e Gran Bretagna) erano irraggiungibili. L’oro? Ce lo prenderemo a Parigi 2024”.

FLOP SCHERMA – Nell’ultima gara della scherma italiana alle Olimpiadi arriva invece l’ennesimo risultato negativo. Nei quarti di finale la squadra del fioretto maschile è stata subito eliminata dal Giappone per 45-44.

In pedana c’erano Alessio Foconi, Daniele Garozzo e Giorgio Avola, con quest’ultimo che ha sostituito l’infortunato Andrea Cassarà. Paradossalmente sono stati i primi due a soffrire maggiormente i giapponesi, mentre la riserva del team è stato alla lunga il migliore con un saldo di +2 nelle stoccate.

La scherma chiude quindi le Olimpiadi con 3 argenti e 2 bronzi, ma era dal 1980 che non vinceva almeno un oro.

“Grandissima amarezza” confermata dal presidente del Coni Giovanni Malagò all’Ansa: “Ora ci vuole una profonda riflessione da parte della federazione, tra tre anni ci sono i Giochi di Parigi: da domani si deve lavorare per ricostruire un ambiente”.

MEDAGLIA SICURA DALLA VELA – Per Ruggero Tita e Caterina Banti nel Nacra 17 di vela sarà almeno medaglia d’argento. Risultato straordinario quello del duo azzurro nella specialità che vede in acqua un catamarano ad altissime prestazioni, che il Comitato olimpico internazionale ha voluto tra le nuove specialità miste per favorire la parità di genere.

PALTRINIERI QUARTO – Non riesce invece a ripetere il miracolo compiuto negli 800 stile libero Gregorio Paltrinieri, reduce come noto da una mononucleosi che lo ha fortemente debilitato e che gli ha impedito di preparare le Olimpiadi. ‘Greg’ ha chiuso quarto nei 1500 stile libero vinti dall’americano Bob Finke in 14’39”65, che così ha ripetuto l’exploit della finale degli 800. 

Fino ai mille metri Paltrinieri stava tenendo testa agli avversari, salvo poi calare non riuscendo più a tenere il ritmo del tedesco Florian Wellbrock, poi bronzo, e dell’ucraino Mykhailo Romanchuk.

“Oggi non ne avevo per stare con loro, ci ho provato in tutti i modi, è stato difficile. Ho provato anche a riprenderli a un certo punto, dopo che avevo capito che la gara stava prendendo una brutta piega, perché io ero al massimo dall’inizio. Complimenti a loro, se la sono proprio meritata oggi”, ha detto nell’intervista dopo gara.

Redazione

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