La beffa
Italia, disfatta Mondiale: le azzurre perdono contro chi non aveva mai vinto una partita

La beffa, ieri mattina allo Sky Stadium di Wellington, per l’Italia del calcio femminile è arrivata sul più bello. Proprio quando il 2-0 della Svezia sull’Argentina sembrava voler agevolare il passaggio delle azzurre agli ottavi del Mondiale d’Australia e Nuova Zelanda, ecco gli 11’ di recupero – che, per inciso, sarebbero poi diventati 16’02” a fine match – ad allungare, e di molto, la sfida contro il Sudafrica.
Detto fatto, esattamente 1’31” dopo il 90° la zampata di Kgatlana ha spento le speranze della selezione guidata da Milena Bertolini, sconfitta 3-2 da una formazione – appunto il Sudafrica – che ai Mondiali non aveva mai vinto prima e che, per giunta, nel ranking globale galleggiava al 54° posto, non esattamente una posizione di rilievo di cui avere chissà quale timore.
Proprio partendo dall’approccio contratto all’incontro, però, si è sviluppata a fine partita la disanima dell’allenatrice in procinto di fare le valigie, con lo spettro del 5-0 patito nella seconda gara del gruppo G dalla Svezia a far capolino nelle azzurre e la poca tranquillità vista in campo durante tutto l’incontro che non s’è sciolta neppure dopo l’1-0 arrivato grazie al rigore di Caruso quando il cronometro faceva segnare il minuto 11.
Il pasticcio che ha portato all’autorete di Orsi al 32” ne è stato un segnale inequivocabile, con tante sbavature qua e là a raccontare le difficoltà a costruire gioco, a portare palla, a prendere in mano la partita. Di contro, le avversarie sudafricane l’occasione d’una vita l’hanno sfruttata in tutto e per tutto, con Magaia a segnare il 2-1 al 67’ e la già citata Kagtlana a completare il sorpasso nelle fasi di recupero vanificando il gol nel frattempo messo a segno ancora da Caruso.
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