Assembramenti nell’ultimo weekend
Italia in rosso e arancione fino a Pasqua: visite e seconde case, cosa si può fare e cosa no
Entrano in vigore le nuove misure restrittive previste dal decreto del Governo. Praticamente l’Italia chiude per pandemia. Mezzo Paese va in zona rossa (Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Marche, Molise, Puglia, Trento) e mezzo in zona arancione (Basilicata da domani, oggi è rossa. Bolzano, Toscana, Abruzzo, Calabria, Liguria, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta). Rimane in fascia bianca la Sardegna.
SECONDE CASE – Le faq di palazzo Chigi sciolgono il nodo seconde case: è consentito raggiungerle, anche se sono in altre Regioni e anche in zona rossa, dimostrando di avere i ‘titoli’ che potranno essere esibiti in copia o in autocertificazione. La seconda casa, inoltre, non dovrà essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario e vi si può recare un solo nucleo familiare.
VISITE A PARENTI E AMICI – Nelle zone arancioni “le visite sono consentite una sola volta al giorno, verso una sola abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone (i minori di 14 anni non vengono computati)”. Se si vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti ci si può spostare “tra le 5 e le 22 entro 30 km ma senza andare nei capoluoghi di provincia”. Nelle zone rosse invece le visite a parenti e amici sono vietate.
LA DEROGA PER PASQUA – Il 3, 4 e 5 aprile 2021 tutta Italia sarà zona rossa ma “sarà consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata della stessa Regione, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone e con minori di 14 anni, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione”.
ATTIVITA’ SPORTIVA – In zona rossa “è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune dalle 5 alle 22 in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri”. È consentito “nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza”.
L’ULTIMO WEEK END – E nell’ultimo weekend prima della stretta, in tutta Italia non si arrestano assembramenti e violazioni ai divieti anticovid. Da Milano a Roma, a Genova, il beltempo di questi giorni ha favorito le passeggiate e la corsa in centri estetici e parrucchieri, chiusi, da domani, in zona rossa. Nella sola giornata di ieri, le forze di polizia, hanno controllato 99.353 le persone controllate, 2.383 sanzionate, 16 denunciate. Sono state 12.857 attività/esercizi commerciali controllati, 113 titolari sanzionati, 54 chiusure.
A Genova, in 250 hanno partecipato a un rave party sul Monte Moro: 100 persone sono state identificate e 4 denunciate. In molti sono riusciti a scappare nei boschi all’arrivo della polizia. A Roma, nella sola giornata di ieri sono state oltre 2mila le persone controllate e 94 gli esercizi commerciali nell’ambito delle attività predisposte dalla questura della capitale. Anche oggi sono state predisposte transenne da posizionare nelle aree individuate, per creare un corridoio per il traffico pedonale in transito nell’area di piazza del Popolo e nell’area del Pincio e per un eventuale contingentamento dell’afflusso pedonale nell’area del Tridente. I carabinieri hanno interrotto una festa privata in un B&B di via Goffredo Mameli, dove sono stati sorpresi e sanzionati 12 giovani, tra cui 4 minorenni.
Nei quartieri Nomentano, Salario, Trieste e piazza Bologna, i carabinieri hanno dato vita a un dispositivo di controllo che ha portato alla sanzione nei confronti del titolare di un bar che ha consentito la somministrazione di bevande oltre l’orario consentito. Nel locale, inoltre, sono state trovate 7 persone mentre altre 13 erano accalcate all’esterno. Anche nei loro confronti sono state elevate le sanzioni e per l’attività commerciale la chiusura per 5 giorni. A Napoli, il comando provinciale dei carabinieri ha intensificato i controlli soprattutto nel centro storico, nel quartiere Vomero e nella zona di Bagnoli. Al termine delle operazioni, proseguite fino all’alba, sono state sanzionate 104 persone che non hanno rispettato le norme anti-contagio.
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