Le difficoltà iniziali sono sempre le più toste, è vero. Ma certo non è un gran segnale di unità e coerenza. Ampliare e puntellare il cosiddetto ‘campo largo‘ sembra molto complesso, specie per i veti interni tra forze di opposizione. Sta succedendo questo in Liguria, dove il fronte progressista sta cercando di trovare una quadra nel sostegno ad Andrea Orlando per le imminenti elezioni regionali. E il principale nodo è la presenza di Italia Viva nella coalizione, su cui il Movimento 5 Stelle è stato chiaro: il partito di Matteo Renzi non serve e sarebbe controproducente.

Italia Viva senza simbolo in Liguria

Per questo, come riporta Repubblica, sembra prendere corpo un’ipotesi per aggirare formalmente questo problema. Italia Viva potrebbe sacrificare il suo simbolo nella regione e confluire in una lista civica centrista e moderata. All’interno, oltre ai candidati di Iv anche socialisti, civici, riformisti e membri di +Europa. L’altro partito del fu Terzo Polo, Azione, invece, sembra destinata a correre con il suo simbolo, sempre a favore di Orlando. Una scelta – quella del sostegno all’ex ministro dem – che ha causato i malumori di Enrico Costa e quello che pare un addio sempre più vicino.

In Liguria Renzi pronto ad accettare il diktat di Conte

Ad ogni modo l’eventualità di rinunciare al proprio simbolo sulla scheda sembra essere stata avallata da Renzi stesso, almeno a quanto racconta la Repubblica. Un modo per dare seguito alla svolta a sinistra annunciata a luglio e fare un gesto che possa essere visto come dialogante e di garanzia di affidabilità. In questo modo si spera che Giuseppe Conte non ponga più opposizione. “Vedremo cosa accadrà in Liguria, sul territorio ci stanno lavorando. Ma certo mi colpisce che mentre io faccio un’opposizione durissima alle sorelle Meloni e a questo governo di incapaci, la sinistra radicale fa opposizione a me” ha commentato Renzi.

Orlando conferma di fatto le trattative in corso per la creazione della coalizione a suo favore, in particolare per quanto riguarda le forze moderate: “Ci sono forze di centro che si stanno organizzando, verificheremo insieme come comporre lo schema”, e poi “con il livello nazionale quali sono le condizione per una solida componente moderata che ho sempre auspicato”, parlando del campo largo in tutta Italia.

Redazione

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