Una lenta agonia, 15 minuti trascorsi tra urla, disperazione, conati di vomito e convulsioni. È morto così John Marion Grant, condannato a morte con una sentenza del 2000 nello Stato dell’Oklahoma, negli Stati Uniti, e giustiziato lo scorso 28 ottobre. 

A raccontare gli ultimi momenti di vita di Grant sono stati diversi testimoni che hanno assistito all’esecuzione della pena di morte: familiari, giornalista e legali del condannato. 

Grant, 60 anni, è stato giustiziato con l’iniezione di un cocktail letale di farmaci, il Midazolam su tutti. Una condanna per l’omicidio avvenuto nel 1998 di un dipendente di una caffetteria del carcere in cui si trovava per aver commesso alcune rapine.

Inutili i tentativi di ottenere la grazia, respinta due volte, così come gli appelli di Papa Francesco di non eseguire l’esecuzione. I suoi familiari e legali avevano inoltre denunciato come l’uomo non avesse ricevuto negli anni i prigione  l’assistenza psicologica e le cure mentali di cui avrebbe avuto bisogno.

Il 60enne afroamericano è stato giustiziato poche ore dopo la decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti di revocare la sospensione della pratica per Grant e per un altro detenuto, Julius Jones. 

Negli Usa si riaccendo così il dibattito sulla pena di morte con mix di farmaci, una pratica che il presidente Joe Biden ha promesso di abolire: in Oklahoma era stata fermata nel 2015 dopo testimonianze sulle sofferenze disumane di alcuni detenuti sottoposti alla pena di morte col mix di farmaci.

Quanto a Grant, le testimonianze dei presenti fanno impressione: le convulsioni avute dal 60enne dopo la prima somministrazione dei farmaci sono state così violente da far quasi cedere i lacci che lo tenevano legato al lettino. Poi l’uomo ha vomitato almeno venti volte prima di perdere i sensi: solo a quel punto il ‘boia’ ha somministrato gli altri due farmaci previsti dal protocollo, che hanno portato allo stop delle funzioni cardiache e respiratorie.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia