L’imbarazzo è mascherato dalle difficoltà linguistiche: Travolta non parla l’italiano ed è costretto al traduttore, in cuffia. Ma l’apparizione del divo di Hollywood a Sanremo 2024 – cravatta lenta e seneaker bianche – è paragonabile a quella delle mascotte di Milano Cortina 2026. Scenica, simbolica, più breve possibile.

Due battute con Giorgia, qualche passo di danza con Amadeus sul palco, con le colonne sonore dei tre classici: La febbre del sabato sera (Stayin’ alive), Grease e Pulp Fiction. Ma è quando il conduttore porta John all’esterno dell’Ariston che viene toccato il fondo. Fiorello promette – col sorriso – di rovinarlo: “Ti insegno le mosse del ballo del qua qua”.

E dopo qualche prova, l’americano dalle origini sicule si cimenta nel balletto. In silenzio esegue, ma con evidente imbarazzo quando un papero gli porge un berretto dalla visiera pronunciata, che Fiorello e Amadeus indossano subito, lui rifiuta l’invito lanciandolo a lato della scena: “Non mi sta”. Come a dire, “Le mascotte, stasera, le abbiamo già viste”.

Redazione

Autore